Sebastian Vettel

Vettel a Spielberg senza peli sulla lingua: «La Ferrari non ha mai messo una offerta sul tavolo, nessun favore a Leclerc»

di Massimo Costa
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Piove a Spielberg per la prima del Mondiale F1 2020. L'atmosfera è certamente inusuale attorno al bel circuito austriaco. Non c'è pubblico, i giornalisti presenti sono appena una ventina e non possono scendere nel paddock rimanendo chiusi nella sala stampa, a parte i pochi inviati delle televisioni. I team non possono disporre delle solite gigantesche hospitality, ma l'organizzazione ha messo loro a disposizione dei container.

Sebastian Vettel appare rilassato a Spielberg. Ma nell'incontro video con la stampa, è stato duro con la Ferrari. Per la prima volta, il quattro volte campione del mondo ha detto la sua sulla trattativa finita male, e forse mai realmente iniziata, con il team italiano e le cose appaiono assai diverse da come le aveva raccontate Mattia Binotto. Parole pesanti quelle di Vettel: "È stata una sorpresa per me quando ho ricevuto la chiamata di Binotto per dirmi che la squadra non aveva più intenzione di continuare con me. Non abbiamo mai avuto discussioni, non c’è mai stata un’offerta sul tavolo. Ora voglio assicurarmi di prendere la decisione giusta per me e il mio futuro, penso di avere una natura molto competitiva, ho ottenuto molto nello sport, sono motivato e disposto a ottenere di più. Per fare ciò ho bisogno del pacchetto giusto e delle persone giuste intorno a me, quindi è quello che sto cercando al momento, se dovesse presentarsi la giusta opportunità, altrimenti cercherò altro”.

Poi, ha aggiunto che non ci pensa proprio di fare il secondo del compagno di squadra Charles Leclerc: "Ho sempre cercato di integrarmi nei team e vale anche per la Ferrari. Si cerca di lottare per il successo personale, ma corriamo per una squadra in una squadra. In questo momento non possiamo parlare di ordini di scuderia, non sappiamo che stagione avremo e quanto saremo competitivi. Ma se dovessero presentarsi particolari situazioni, sarà sensato aspettarsi che i piloti si aiutino a vicenda. Certo è che si corre per se stessi e non renderò la vita facile a Charles solo perché sono in uscita dalla Ferrari”.

Insomma, se la Ferrari pensava di avere in squadra un pilota pronto a fare il secondo di Leclerc, si è sbagliata di grosso. Come del resto era ampiamente prevedibile...

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Venerdì 3 Luglio 2020 - Ultimo aggiornamento: 05-07-2020 12:28 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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