Sebastian Vettel

Vettel ai fans: «Se non fossi diventato pilota avrei studiato ingegneria meccanica»

di Massimo Costa
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Sebastian Vettel non utilizza i social media. Non lo troverete in forma ufficiale su Facebook, Twitter, Instagram. Non gli piacciono, preferisce costruire attorno a sè un'aura di mistero. Ma in questi giorni il quattro volte campione del mondo è apparso in un video selfie diffuso sui canali ufficiali della Ferrari, in cui ha risposto ad alcune domande fatte dai tifosi suoi e del cavallino rampante, aprendosi sulle proprie passioni e sul rapporto con i fan.

Quali consigli ti senti di dare ai fan della Formula 1 in questo momento difficile?
"N‍on penso di poter dare chissà quali consigli. Semplicemente prendete sul serio la situazione, abbiate cura di voi stessi e delle altre persone, soprattutto di quelle più anziane. Lavatevi le mani e rispettate chi vi sta accanto. Siate responsabili".

Hai avuto il tempo di prenderti cura della moto d'epoca che stavi restaurando?
"‍Non ancora! Spero, e credo, che mi ci metterò in questi giorni, visto che sembra che avremo ulteriore tempo libero. Concentrarsi su dadi e bulloni e lavorare al restauro della moto può essere un buon modo per non impazzire!"

H‍ai mai pensato di studiare seriamente ingegneria una volta terminata la carriera di pilota?
"Prima di diventare un pilota professionista e di iniziare la mia carriera, al termine della scuola superiore, avevo intenzione di andare all'Università e studiare ingegneria meccanica. Quindi probabilmente è qualcosa che mi piacerebbe fare... Certo, nel frattempo ho sviluppato la passione per tantissimi altri interessi, ma c'è sempre qualcosa che mi affascina nel capire come funzionano le cose e ovviamente mi piace comprendere tutto quello che succede nella nostra monoposto".

Com'è la vita nel motorhome? Ci passate molto tempo voi piloti?
"Utilizzo il motorhome nelle gare europee del campionato, perché sarebbe troppo dispendioso e complesso portarlo nelle altre corse. Anche quando ho il motorhome comunque non è che riesca a trascorrerci più di tanto tempo, visto che torniamo abbastanza tardi la sera e poi andiamo in pista presto al mattino. Però mi piace, è uno spazio tutto mio ed è bello prepararmi la colazione al mattino".

Se potessi andare indietro nel tempo e incontrare il giovane Sebastian, c'è qualcosa che vorresti dirgli?
"Non vorrei dargli nessun consiglio, penso che tutto quello che è successo sia accaduto per una ragione. Mi sento molto fortunato ad aver avuto una carriera come la mia fino a questo punto e non penso che avrei voluto prendere alcuna scorciatoia. Superare i momenti difficili è un'opportunità per diventare più forte".

Qual è la livrea del tuo casco che ti è piaciuta di più in assoluto?
"Non saprei, ho avuto tantissime versioni differenti del casco nel corso della mia carriera. Non so se ce ne sia una in particolare. Mi piace molto quella attuale, con la base bianca e la bandiera tedesca che lo attraversa e mi diverto a modificare i dettagli aggiungendo ad esempio il cavallino rampante, il logo della Ferrari".

Qual è il regalo più bello che tu abbia mai ricevuto da un fan?
"Non saprei, non credo ci sia un regalo più bello degli altri. Apprezzo tanto che le persone pensino a me e si impegnino a scrivermi, consegnandomi una lettera che mi strappa un sorriso. Forse questo è l'aspetto che amo di più. Mi piace riceverli e leggere tutti i messaggi la sera quando sono in pista. Penso che sia un bel gesto ed è bello sapere che qualcuno ti ha pensato. Ci sono state alcune lettere e parole che sono state una grande fonte di ispirazione per me e devo dire ancora una volta grazie a tutti per questo".

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Giovedì 2 Aprile 2020 - Ultimo aggiornamento: 04-04-2020 12:26 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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