Nella foto, Patrick Tambay nel 1978

L'ultimo saluto a Tambay, il pilota che la Ferrari chiamò per sostituire Villeneuve dopo la tragedia di Zolder '82

di Massimo Costa
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Se ne è andato, in silenzio, Patrick Tambay. Da tempo il 73enne pilota francese nato il 25 giugno 1949 a Parigi, soffriva di Parkinson. La F1 lo ricorda come un uomo gentile, corretto, ma col piede destro maledettamente pesante. Per uno strano destino, la sua carriera ha conosciuto il maggior momento di visibilità nel 1982 quando la Ferrari, travolta dalla tragedia di Gilles Villeneuve a Zolder, lo ha chiamato per prendere il posto del compianto canadese e affiancare Didier Pironi. Poche settimane dopo, si è verificato il drammatico incidente di Pironi nelle prove libere di Hockenheim che ha messo fine alla sua carriera nel motorsport. Tambay si è così ritrovato prima guida della Ferrari e in quel terribile 1982, in quelle otto gare disputate, ha saputo portare un po' di gioia al team di Maranello vincendo proprio a Hockenheim il suo primo Gran Premio in carriera e chiudendo secondo a Monza dopo un terzo posto a Silverstone. 

Chiuso il mondiale al settimo posto, Tambay ha proseguito la propria avventura in Ferrari nel 1983 vincendo il GP di San Marino a Imola e ottenendo quattro podi che gli hanno permesso di chiudere il campionato in quarta posizione a nove punti dal nuovo compagno di squadra René Arnoux. L'anno seguente, la Ferrari ha puntato su Michele Alboreto, confermando Arnoux, e così Tambay si è trasferito alla Renault per un binomio tutto transalpino. Una pole e un secondo posto nel GP di Francia, poi tanti ritiri e l'11esima piazza finale, mentre è risultato 12esimo nel 1985: protagonista nelle prime gare dell'anno, con due terzi posti a Estoril e Imola, è poi stato travolto da tanti altri ritiri.

Nel 1986, Tambay ha trovato un sedile nel team americano Beatrice Haas (non l'attuale Gene, ma Carl), ma la competitività della vettura era lontana dagli standard a cui era abituato e soltanto un volta ha concluso in zona punti (che premiava i primi sei) ottenendo la quinta posizione a Zeltweg. Il GP di Australia del 1986 è stata la sua ultima apparizione in F1, che lo aveva accolto la prima volta nel 1977 a 28 anni con una Surtees nel GP di Francia, ma in quell'occasione non si era qualificato. Passato subito alla Ensign, in quella stagione ha corso otto gare chiudendo sesto a Hockenheim e quinto a Mosport. Risultati incredibili considerando che guidava per un piccolo team e che gli sono valsi l'ingaggio in McLaren per il 1978 e 1979. Poche però, le soddisfazioni e nel 1981 è passato alla Ligier Talbot, ma anche con la squadra francese, poche gioie. Quando era senza volante nel 1982, è arrivata la chiamata da Maranello.

Dopo due anni senza gare e in cui aveva creato una propria compagnia che operava nel mondo dello sport, nel 1989 è tornato al volante correndo nel Mondiale Prototipi con la Jaguar, e alla 24 Ore di Le Mans ha conquistato il quarto posto. Tambay ha anche partecipato ad alcune Parigi-Dakar e nel 1994 è stato coinvolto nel progetto Larrousse F1, binomio però durato soltanto quella stagione. Successivamente, lo si è visto come commentatore F1 per la televisione francese ed ha ricoperto la carica di vice sindaco della cittadina di Le Cannet, non lontano da Cannes.

Patrick Tambay ha seguito la carriera del figlio Adrien, nato il 25 febbraio 1991 e che ha debuttato in F.BMW nel 2007. Dopo aver partecipato ai campionato europeo di F3 e Auto GP, aver preso parte ad alcuni appuntamenti GP3 e World Series Renault, Adrien ha trovato spazio nel DTM dal 2011 al 2016 come pilota Audi e in seguito nel GT e nell'Endurance. Quest'anno, Adrien è stato campione ETCR.

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Lunedì 5 Dicembre 2022 - Ultimo aggiornamento: 06-12-2022 08:59 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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