
Sfida in casa Ducati, Bagnaia vs Marquez: «Nessun accordo, il mondiale è affare nostro»
«Il mondiale è affare nostro e della Ducati». Si potrebbe riassumere così il pensiero di Pecco Bagnaia e Marc Marquez alla vigilia del primo Gp della stagione di MotoGp a Burinan in Thailandia. Complice l'assenza forzata per infortunio del campione del mondo in carica Jorge Martin, raggiungono la conferenza stampa con i galloni dei superfavoriti nella corsa al titolo piloti. «L'importante è che il titolo resti alla Ducati», dicono entrambi. Ma è evidente che la loro rivalità sarà uno dei temi dominanti dell'intera stagione: Bagnaia, se mai fosse necessario, deve dimostrare di essere il super campione visto nel 2022 e nel 2023; Marquez insegue quella vittoria del mondiale che gli permetterebbe di raggiungere Valentino Rossi come secondo pilota più vincente nella classe regina. Il primo resta sembra Giacomo Agostini. In Thailandia i due piloti della rossa ci tengono ad apparire amici, mettendo in secondo piano la competizione interna alla scuderia.
Lo spiega bene Bagnaia: «Entrambi vogliamo vincere il campionato, è l'ambizione del nostro team. Sono convinto che lotteremo diverse volte e non credo che potremo già iniziare a fare una strategia», sintetizza il torinese per poi aggiungere che «ora la cosa più importante è imparare il più possibile dalla nuova moto per impedire agli altri costruttori di avvicinarsi». Gli fa eco Marquez: «Dobbiamo dipingere la stagione di rosso, ovviamente spero con il mio numero 93. Mi auguro di poter fare doppietta sempre con Pecco». Lo spagnolo sa che questa stagione ha un valore particolare per lui e può anche rappresentare un'occasione unica per tornare ad essere iridato: «Prima della prima gara senti sempre farfalle nello stomaco. Negli scorsi anni non avevo questo fuoco, quest'anno sento di essere al posto giusto e di poter lottare per il campionato», ammette. Entrambi concordano sulle qualità della nuova Ducati, condividendo anche la decisione di puntare sul motore 2024: «Avevamo bisogno solo di un piccolo miglioramento e secondo me è arrivato. Correre col motore nuovo sarebbe stata un'incognita che ci avrebbe reso i prossimi due anni duri», spiega Bagnaia che sa che l'arrivo di Marquez i scuderia cambia un po' gli equilibri in chiave mondiale: «La rivalità tra me e Marc sarà la chiave della stagione, ma ci saranno anche altri piloti come Bezzecchi, che è andato molto forte ai test, o i piloti Gresini e i piloti VR». Il convitato di pietra del weekend in Thailandia è Jorge Martin.
Il madrileno, dopo l'operazione e l'infortunio rimediato in allenamento, salterà non solo la tappa di Burinan ma certamente anche quella successiva in Argentina. Ed è in dubbio per il terzo Gp della stagione ad Austin nel weekend del 28-30 marzo. «Preferiamo non rischiare per averlo al 100% al rientro», dice Massimo Rivola, amministratore delegato di Aprilia Racing. Nel circus tutti hanno parole di conforto per Martin. «Mi spiace molto per quello che è successo a Jorge, tanta sfortuna racchiusa in così poco tempo è difficile anche da metabolizzare», afferma Bagnaia. Marquez attinge dalla propria esperienza personale, costellata di infortuni. «Io ho sofferto tanto e, per quanto ho avuto, gli ho consigliato di avere calma e riposarsi e di rispettare il suo corpo». Intanto si inizia. Dalle parole e dai test si passa ai fatti. La Ducati deve confermare di essere imbattibile, l'Aprilia è cresciuta e cercherà di spodestarla. In Thailandia i primi responsi.