Dario Costa impegnato in una acrobazia con il suo aereo durante la Red Bull air race ad Abu Dabhi

Red Bull Air Race: 4° Dario Costa, primo italiano all’esordio nella spettacolare gara di volo acrobatico

di Sergio Troise
  • condividi l'articolo

ABU DHABI - Non è ancora uno sport popolare, ma come tutte le discipline che implicano una forte componente di rischio regala show emozionanti, capaci di produrre inusitate scariche di adrenalina in chi lo pratica e in chi lo guarda, dal vivo o in tv. Parliamo del volo acrobatico, disciplina emergente che grazie alla Red Bull Air Race, una sorta di Formula 1 del volo, sta conquistando proseliti in tutto il mondo.
 

Istituito nel 2003, il circus del brivido propone i migliori piloti del mondo in una competizione che combina velocità, precisione e abilità. Utilizzando gli aerei da corsa più veloci, più agili e leggeri, i piloti raggiungono velocità fino a 370 km/h con accelerazioni fino a 10G mentre volano a bassa quota su una pista tipo slalom, segnata da piloni gonfiabili rossi e bianchi alti 25 metri.

Nel 2014 è stata istituita la Challenger Cup per aiutare le successive generazioni di piloti a sviluppare le competenze necessarie in vista di un potenziale avanzamento alla Master Class, dove i piloti si sfidano per il Campionato Mondiale (le due categorie sono paragonabili alla Moto2 e alla MotoGP).

Nella prima prova della stagione 2018, ad Abu Dhabi, ha gareggiato con onore anche Paolo Costa, bolognese di 37 anni, primo pilota a rappresentare l’Italia nella Red Bull Race. Impegnato nella Challenger Class, ha sfiorato il podio classificandosi quarto. “Un ottimo risultato” hanno commentato gli esperti. E grande è stata anche la soddisfazione personale.

«Da quando ero bambino – ha dichiarato Costa - ho sempre sognato di diventare pilota e mettermi ai comandi di jet super veloci. La Red Bull Air Race è la combinazione perfetta, la nuova dimensione del motorsport. Volare è qualcosa che fa parte di me sin dalla nascita, e sin dalla prima volta che ho visto questo sport ho lavorato duramente su ogni aspetto per arrivare a questo punto. Essere stato il primo a rappresentare l’Italia in questa competizione significa molto per me a livello personale e cercherò di trarre il massimo vantaggio da questa opportunità».
 

 

Il positivo esordio di Costa nella serie targata Red Bull – vale la pena sottolinearlo – non è frutto del caso. Pilota dall’età di 16 anni, si è diplomato in una scuola superiore d’aviazione e successivamente ha studiato fisica all’università prima di lavorare con una società di ingegneria aerospaziale in Africa. A 21 anni insegnava aerodinamica e teneva corsi di teoria per piloti. Ad oggi, ha insegnato per oltre 2.000 ore e ha all’attivo oltre 4.500 ore di volo – più della metà su aerei acrobatici - accumulate su più di 50 diversi modelli di aeroplani.

Il risultato ottenuto ad Abu Dhabi per i colori dell’Italia è dunque da valutare come il più recente obiettivo raggiunto in una carriera a tutto tondo, che combina le capacità del campione di volo con rinomate competenze da istruttore, unite tra l’altro a doti da manager e organizzatore di importanti eventi d’aviazione. Basti dire, in proposito, che in passato Dario Costa è stato direttore di gara in competizioni internazionali e dal 2013 ha lavorato dietro le quinte del Red Bull Air Race con incarichi organizzativi legati alla gestione degli aeroporti per le gare, al collaudo delle apparecchiature, al trasporto dei velivoli, ai servizi fotografici dall’alto.

Ma il sogno era gareggiare. Egli stesso ha raccontato che da quando ha visto la Red Bull Air Race nel suo anno inaugurale, il 2003, ha sognato di praticare questo sport ed ha colto ogni possibilità per crescere. Vincere il titolo di volo acrobatico Unlimited è stato solo un passo in questa direzione. Nel 2010 è diventato il più giovane istruttore di volo acrobatico italiano e, se non bastasse, è tuttora un affermato pilota commerciale. Dal 2017, poi, è entrato a far parte del team dei piloti dei Flying Bulls, esibendosi in voli acrobatici, sia da solo sia in formazione.

Dopo la tappa inaugurale ad Abu Dhabi, il prossimo appuntamento della serie è fissato per il 21 e 22 aprile a Cannes, dove è previsto il debutto della prima donna a competere nella serie, la francese Melanie Astles. Ancora in Europa le successive due prove (il 26/27 maggio in una sede da stabilire, e il 23/24 giugno a Budapest). La seconda metà del calendario 2018 partirà ad agosto in Asia, probabilmente in Giappone, paese di Yoshihide Muroya, campione del mondo in carica. Dopo la tappa in Russia (25 e 26 agosto a Kazan) le due tappe finali attraverseranno il globo in lungo e in largo, con una gara il 6 e 7 ottobre negli Usa sulla “famigerata” Indianapolis Motor Speedway e l’ultima tappa in programma a novembre di nuovo nel continente asiatico, in una località non ancora ufficializzata.


 

  • condividi l'articolo
Mercoledì 14 Febbraio 2018 - Ultimo aggiornamento: 15-02-2018 11:49 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
COMMENTA LA NOTIZIA
0 di 0 commenti presenti