Un bozzetto della LMDh che Porsche schiererà nel WEC e nell'IMSA dal 2023. Grazie ai nuovi regolamenti, questo tipo di vetture potrà partecipare 24 Ore Le Mans, 12 Ore di Sebring e 24 Ore di Daytona, le corse di durata più prestigiose al mondo

Porsche nel WEC e nell’IMSA da 2023 con Penske. Due leggende del motorsport a caccia di Le Mans, Daytona e Sebring

di Nicola Desiderio
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Porsche tornerà alle corse di durata nel 2023 con il team Penske e una vettura LMDh (Le Mans Dayton Hybrid) sia nel WEC sia nell’IMSA. Il costruttore tedesco dunque, come annunciato, si riaffaccia al tipo di competizioni che le ha dato maggior lustro e lo fa sfruttando la nuova categoria che le permetterà di gareggiare in entrambe i campionati avendo la possibilità di puntare alla vittoria della 24 Ore Le Mans, 12 Ore di Sebring e 24 Ore di Daytona, ovvero la triple crown per qualsiasi pilota partecipi alle corse di durata.

E proprio a Daytona avverrà il debutto della nuova vettura che sfrutterà un telaio LMP2, ma con un sistema di propulsione che prevede una parte termica prodotta dal costruttore stesso e una parte elettrica standard con motore Bosch, batteria Williams Advanced e trasmissione Xtrac. La potenza massima di sistema sarà di 500 kW. Anche il telaio sarà standard, ma potrà essere scelto tra quello di 4 costruttori: Dallara, Ligier, Multimatic e Oreca. Le LMDh sostituiranno le DPi dell’IMSA e affiancheranno le LMH (Le Mans Hypercar) armonizzando le proprie prestazioni attraverso il balance of performance. I regolamenti attuativi sono tuttavia ancora in fase di definizione.

L’annuncio di Porsche arriva pochi giorni dopo l’annuncio analogo di Audi. I due costruttori, al contrario di quanto accadde per le LMP1, svilupperanno congiuntamente il progetto, ma non si sa se condivideranno lo stesso motore o almeno in questo campo, seguiranno strade tecniche diverse. La grande novità è che sia Audi sia Porsche metteranno a disposizione le loro auto da corsa anche a team clienti, analogamente a quanto fanno già da molto tempo nei campionati GT con la 911 e la R8. E come fa anche Lamborghini con la Gallardo. Voci insistenti vogliono che anche Sant’Agata Bolognese si unisca a questa cooperativa debuttando anch’essa nei due più grandi campionati di durata mondiali.

Quel che è sicuro è che Porsche lavorerà con Penske per i prossimi anni, non è dato di sapere quanti, rinverdendo un binomio tra due giganti del motorsport e che già in passato ha portato innumerevoli successi. Porsche e Penske hanno già corso e vinto insieme alla Can-Am con la 917 negli anni ’70 e poi nella ALMS (American Le Mans Series) vincendo 3 titoli di fila nella LMP2 con la RS Spyder con motore V8 da 3,4 litri. Dal canto suo, Porsche vuole conquistare la sua 20ma edizione della 24 Ore di Le Mans nell’anno in cui la corsa francese compirà i suoi 100 anni e che vedrà in pista una lotta epica tra Audi, Ferrari, Peugeot. Porsche e Toyota. E forse anche Lamborghini.

C’è inoltre la possibilità che si unisca anche la Honda. La casa giapponese ha già aderito al regolamento LMDh per l’IMSA con il marchio Acura, e dunque è tecnicamente legittimata a partecipare ad un’edizione che rimarrà in ogni caso nella storia. Penske invece vuole vincere una corsa dove ha partecipato più volte senza mai trovare gli innumerevoli successi conseguiti in molte altre categorie. Penske e Porsche schiereranno due vetture nel WEC e altrettante nell’IMSA. Già deciso che negli USA lavoreranno insieme presso il quartier generale della Penske Racing a Mooresville, in North Carolina. Ancora da decidere invece da dove il team americano agirà in Europa.

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Venerdì 7 Maggio 2021 - Ultimo aggiornamento: 10-05-2021 14:20 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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