Verstappen a fitto colloquio con l'ingegnere Red Bull

Per battere la Mercedes, la Red Bull-Honda dovrà essere perfetta, ma in Bahrain non lo è stata

di Massimo Costa
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Ha dominato le prove libere e la qualifica, ma le è sfuggito il Gran Premio per un soffio. Il Gran Premio del Bahrain è stato una vera lezione per gli uomini della Red Bull-Honda, piloti compresi. Quando ci si confronta con la Mercedes, e in particolare con Lewis Hamilton, bisogna essere semplicemente perfetti. Non ci si possono permettere sbavature o calcoli sbagliati nella strategia del cambio gomme. A Sakhir, la squadra diretta da Christian Horner prima si è fatta sorprendere dal pit-stop anticipato di Hamilton avvenuto al 14° giro (in Red Bull hanno aspettato tre giri), che ha messo gomma dura, e nel finale Verstappen per superare l'inglese è andato oltre i limiti della pista ed ha dovuto cedere la posizione. Dopo di che, stranamente, non ha più avuto lo spunto per andare a infastidire seriamente il rivale, come nei giri precedenti: "Perdere di così poco fa male, ma siamo stati velocissimi durante tutto il weekend. Questo è il lato positivo", ha affermato il team principal Christian Horner, guardando il bicchiere mezzo pieno.  
 
"Guadagnavo abbastanza facilmente, ma quando sono arrivato vicino a Lewis, a causa del vento, nelle curve lente non avevo grip. Ne avevo più di lui avendo pneumatici più freschi di dieci giri, ma non abbastanza per fare la differenza", ha spiegato Verstappen. "Con queste auto, il vantaggio sparisce in fretta quando giungi a un secondo e mezzo di distanza. È molto importante mantenere la posizione in pista, e noi l'abbiamo ceduta. Dovremo analizzare ccome si può far meglio, ma non avevamo nemmeno i loro stessi set di gomme. In verità ci è mancata una particolare flessibilità nella strategia. Forse potevamo scegliere meglio i treni di gomme durante le prove libere".

Il clan Red Bull lascia Sakhir consapevole di una forza aumentata rispetto al 2020 ("un anno fa saremmo stati super felici di questo risultato", ribadisce Verstappen), ma anche imparando una lezione: niente va lasciato al caso per battere la Mercedes, persino quando non è la favorita. Senza dimenticare che a Imola, prossimo circuito in calendario, superare sarà molto più complicato se dovesse ripetersi una situazione simile.

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Mercoledì 31 Marzo 2021 - Ultimo aggiornamento: 21:28 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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