Nella foto, Kevin Magnussen

La Haas ha scelto il sostituto di Mazepin e va sul sicuro recuperando l'ex Magnussen

di Massimo Costa
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La Haas ha scelto l'usato sicuro: è Kevin Magnussen il sostituto dell'appiedato Nikita Mazepin, pronto a scendere in pista già nei test in Bahrain di questa settimana per scoprire la VF-22. Il danese ritorna in modo inatteso in Formula 1, e alla corte della scuderia americana, dopo un solo anno di esilio: senza il contratto rinnovato, a fine 2020 aveva salutato il Circus per misurarsi nella serie IMSA e facendo pure una apparizione in IndyCar; nel frattempo, Magnussen aveva anche firmato con la Peugeot per il futuro programma nel Mondiale Endurance, che è però in ritardo. Ricevuta la chiamata Haas (l'accordo è definito "pluriennale"), la casa francese ha dato l'ok per liberarlo, così come il team Ganassi con cui gareggiava negli USA.

"Stavo guardando in altre direzioni per i miei impegni 2022, ma l'opportunità di ritornare in F1 e con una squadra che conosco estremamente bene era troppo attraente. Con la Haas abbiamo avuto un rapporto solido, che è rimasto tale anche quando ho lasciato a fine 2020", ha raccontato Magnussen. Vero: dopo quattro stagioni insieme, il team principal Gunther Steiner gli aveva pubblicamente proposto, così come a Romain Grosjean, di restare nel ruolo di riserva. Fa più sorridere, però, la repentina marcia indietro rispetto ad un mese fa, quando era impossibile pronosticare quanto accaduto sull'onda dell'invasione russa in Ucraina. "Per il resto della mia carriera correrò solo dove ho speranze di successo. Non andrò mai più dove saprei di non poter vincere", dichiarava Magnussen al magazine Racer, escludendo di ripresentarsi nel Circus da comprimario. E la Haas attuale, di certo, non è auto che gli consentirà di lottare al vertice. "Sono stato in F1 per sette anni, per la maggior parte dei quali mi sono divertito. Ma da atleta, non avevo sufficiente riconoscimento nell'essere in certe posizioni". L'idea di essere di nuovo nella categoria regina, a quanto pare, si è rivelata comunque irresistibile.

Sfumano quindi le altre ipotesi sul tavolo, come quella del nostro Antonio Giovinazzi, o di Nico Hulkenberg. Ma dopo aver rinunciato a Mazepin e alla dote dello sponsor Uralkali, a Steiner e al patron Gene Haas va riconosciuto di aver cercato un profilo qualificato, e non un altro pagante: Magnussen con la sua esperienza potrà facilitare lo sviluppo della macchina, ma anche la crescita del compagno Mick Schumacher. Il collaudatore Pietro Fittipaldi, da subito considerato soluzione solo per il brevissimo termine, girerà a Sakhir solo domani pomeriggio, prima di cedere il volante ai due titolari: la Haas salterà la mattinata di prove per i ritardi nell'arrivo a destinazione dei materiali, a causa di problemi logistici.

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Venerdì 11 Marzo 2022 - Ultimo aggiornamento: 08:16 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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