La Hyundai i20 di Therry Neuville

Hyundai ancora in testa al Rally di Turchia, Neuville ha scavalcato Loeb, 2° con lo stesso tempo di Ogier

di Mattia Eccheli
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MARMARIS – La Hyundai continua a guidare il Rally di Turchia, quinta delle sette prove del rimaneggiato Fia World Rally Championship. Dopo le prime due cronometrate di venerdì al comando c'era la i20 coupé di Sébastien Loeb, mentre al termine delle sei di sabato in testa c'è la vettura di Thierry Neuville. Il belga ha beneficiato della foratura della Toyota Yaris di Sébastien Ogier nel quarto stage della seconda giornata.

Il transalpino era balzato in vetta in mattinata, ma con oltre mezzo minuto di ritardo accumulato nella prima frazione del pomeriggio ha dovuto cedere la leadership a Neuville. Il pilota della scuderia coreana ha amministrato saggiamente l'ampio margine, incrementato fino a 33,2 secondi. Che è poi lo stesso ritardo che accusa anche Loeb, che era scivolato dalla prima alla quarta piazza. Il “cannibale” è secondo ex aequo con Ogier. La i20 coupé di Ott Tänak ha avuto problemi allo sterzo: l'estone rientrerà per le ultime quattro cronometrate di domenica, ma correrà solo per i punti del power stage visto che viaggia ad oltre un'ora da Neuville.

Le spalle di Ogier sono coperte da Elfyn Evans e da Kalle Rovanperä con le altre due Yaris, che sono quarta e quinta. Il britannico ha poco meno di mezzo minuto dal francese ed ha il finnico a 18 secondi. Poi è la volta delle tre Ford Fiesta guidate da Teemu Suninen (a 1:35 dal leader), da Esapekka Lappi (a 53'' dal compagno di squadra) e Gus Greensmith (staccato di 47 secondi).

Con la quarta Hyundai, il francese Pierre-Louis Loubet è nono, a oltre 4 minuti e 20 secondi dalla i20 che è in testa alla gara. Il primo del Wrc2 è il polacco Kajetan Kajetanowicz al volante di una Skoda Fabia evo: è decimo a 1:51,1 dal transalpino. Domenica sono in programma le ultime quattro cronometrate per un totale di quasi 89 chilometri. Malgrado il vantaggio, Neuville non si sente affatto sicuro: «Sono previsti gli stage più tosti del rally (due passaggi sulla Cetibeli da oltre 38 chilometri ciascuna, ndr)», ha avvertito. «Dobbiamo evitare forature e ogni tipo di danno alla macchina – ha concluso il belga – ma dobbiamo continuare ad essere veloci. Basta vedere quello che ha fatto Ogier: ha bucato, ma ha continuato a spingere ed è sempre secondo».

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Domenica 20 Settembre 2020 - Ultimo aggiornamento: 21-09-2020 10:48 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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