Formula 1, Grosjean torna al paddock in Bahrain: applausi e abbracci di tecnici e commissari. Tempi lunghi indagine

Formula 1, Grosjean torna al paddock in Bahrain: applausi e abbracci di tecnici e commissari. Tempi lunghi indagine

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L'indagine sul terrificante incidente a lieto fine di Romain Grosjean e l'assenza di Lewis Hamilton che via social ha affrontato una profonda riflessione su quanto accaduto al collega francese vivo per miracolo. Il 34enne pilota che dopo aver lasciato l'ospedale di Manama, oggi è tornato al paddock del circuito di Sakhir per salutare gli uomini del suo team e prendersi il saluto di tutto il Circus per provare a mettersi alle spalle l'inferno di domenica scorsa da cui è riuscito a uscire. Col le mani ancora bendate a causa delle ustioni, così come il piede sinistro Grosjean ha chiacchierato con lo staff medico della Fia e il direttore di gara Masi per poi prendersi l'abbraccio di tutti i presenti al Motorhome della Haas.

Dopo due giorni trascorsi in ospedale, Grosjean porta ancora i segni del fuoco che lo ha avvolto durante il violentissimo impatto contro il guardrail in uscita di curva 3: ha un tutore al piede sinistro, rimasto senza scarpa essendosi incastrata sotto la pedaliera della sua monoposto ormai distrutta. «Sto bene, ma non sono più lo stesso» ha detto il pilota transalpino che sui social ha postato una foto con un biscotto in mano: «Mangio un biscotto fatto dai miei figli. Non ha prezzo, livello di felicità super iper mega alto».

Nel giorno del ritorno al paddock di Grosjean, la federazione automobilistica internazionale - ha annunciato che l'inchiesta sull'incidente di domenica scorsa al via del Gran Premio del Bahrain durerà almeno due mesi: «Come per tutti gli incidenti gravi - ha spiegato Adam Baker, direttore della sicurezza della Fia - analizzeremo ogni aspetto dell'incidente di Grosjean e collaboreremo con tutte le parti coinvolte.

Tutti i dati raccolti in Formula 1 ci permettono di determinare con precisione ogni elemento di ciò che accade durante tutti gli incidenti. Prendiamo molto sul serio questa ricerca e seguiremo un processo rigoroso per scoprire esattamente cosa è successo prima di proporre potenziali miglioramenti». Attraverso un altro comunicato ufficiale, la Fia annuncia di aver apportato delle «modifiche alle barriere in cui Grosjean ha avuto l'incidente. Il guardrail è stato interamente sostituito in questi giorni (lavori ultimati già lunedì). Verranno aggiunte due file di barriere di pneumatici, sia in quel punto e sia in altre curve della pista».

Un Gp del Bahrain 2.0 che non vedrà in pista il campione del mondo Hamilton fermato dal Covid e che è tornato a parlare dell'incidente a Grosjean e del senso di correre ancora no nonostante tutto. «Se ho pensato di ritirarmi dopo questo incidente? Sarei un ipocrita se dicessi di no. Però poi bisogna pensare quanto sia importante continuare a rispettare e ad accettare questo sport e i suoi pericoli. Corro da 27 anni e - ricorda il pilota inglese della Mercedes che da domani sarà sostituito dal connazionale George Russel - da ragazzino ho visto quanto è successo a Jules Bianchi. Quando avevo nove anni ho visto morire un bambino lo stesso giorno in cui ho vinto una gara. Dunque, sono sempre stato consapevole dei rischi che corro. Di sicuro, però, quando invecchi ti domandi se ne vale la pena. Oggi me lo sono chiesto, quindi. Ma non sto pensando di ritirarmi per questo incidente. Non ho alcun timore, sono sicuro che tutti noi torneremo a fare ciò che abbiamo sempre fatto».

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Giovedì 3 Dicembre 2020 - Ultimo aggiornamento: 05-12-2020 12:32 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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