La Ferrari di Sebastian Vettel a Montecarlo ha concluso con un insperato secondo posto

Gp Canada, Ferrari: la rincorsa parte da Montreal. Binotto: «Basta errori», Vettel: «Non mi ritiro»

di Massimo Costa
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ROAM - La vigilia del Gran Premio del Canada è piuttosto sommessa in casa Ferrari. Non si attendono miracoli, nessun sviluppo per la SF90 è stato portato a Montreal mentre, al contrario, la Mercedes proporrà la seconda power unit. C’è quindi il rischio che il divario tra il team diretto da Toto Wolff e la squadra italiana aumenti. Il team principal Ferrari Mattia Binotto ha sintetizzato così il momento: «Sappiamo di non essere sufficientemente competitivi e ancora non avremo modifiche alla vettura che ci permettano di indirizzare in maniera significativa i problemi di inizio stagione». Le parole di Binotto arrivano dopo aver ottenuto il secondo posto con Sebastian Vettel a Montecarlo, miglior piazzamento stagionale, frutto però di alcune circostanze favorevoli. Anche sulle strade del Principato, la SF90 ha faticato a sfruttare al meglio le gomme Pirelli. Senza dimenticare il pasticcio strategico del sabato con Charles Leclerc, che nell'appuntamento di casa si è ritrovato incredibilmente escluso in Q1.

Questa volta il Canada rappresenta un seme di speranza, per raddrizzare un campionato fino ad oggi deludente: sulla carta, le caratteristiche del tracciato ben si sposano con quelle della Ferrari che ha nella velocità in rettilineo e nella power unit le sue armi migliori. Un po' come si è visto in Bahrain. «A contare saranno velocità di punta, efficienza frenante e trazione», ha ricordato Binotto. "Da parte nostra siamo pronti a dare il meglio lasciandoci alle spalle gli errori delle scorse gare". Vedremo che accadrà, intanto si è saputo che a partire dal successivo Gran Premio di Francia del 23 giugno arriveranno i primi sviluppi. Praticamente uno in ogni weekend di gara che comprenderanno nuove ali, nuovo fondo e via dicendo, tutte migliorie che andranno a ritoccare l’aerodinamica della SF90.

Per i tifosi Ferrari, la buona notizia arriva da Sebastian Vettel. Il 31enne pilota tedesco non è in disarmo come si potrebbe pensare. Al giornale Auto Bild, ha dichiarato che a fine anno non mollerà come qualcuno aveva cominciato ad ipotizzare: «Non mi ritirerò, ho ancora tanto da dare alla Ferrari», questo il sunto della intervista. Vettel non vuole lasciare la Ferrari da perdente dopo quegli errori di guida commessi nel 2018 che hanno pregiudicato la rincorsa al mondiale. Per lui sarebbe un fallimento. Il suo sogno era quello di emulare il proprio idolo di quando era ragazzino, Michael Schumacher, che giunto alla Ferrari nel 1996, dopo quattro anni di lavoro e sacrificio, alla quinta stagione a Maranello avviò un periodo di dominio totale durato dal 2000 al 2004. Vettel il suo dominio personale in F.1 lo ha vissuto con la Red Bull dal 2010 al 2013 con i quattro mondiali conquistati, e alla Ferrari è arrivato nel 2015. Emulando Schumi, dovrebbe essere questo l’anno della rincorsa al titolo, ma difficilmente lo sarà considerando le difficoltà insite nella SF90.
 

 

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Mercoledì 5 Giugno 2019 - Ultimo aggiornamento: 19:05 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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