Pascal Wehrlein del team Porsche di FE

Wehrlein (Porsche): «Gen3 sono più veloci sui rettilinei, meno nervose al posteriore e più naturali da guidare»

di Mattia Eccheli
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CITTà DEL MESSICO – L'anno scorso a Città del Messico Pascal Wehrlein ha scritto una pagina di storia del motorsport di Porsche vincendo il primo ePrix suo e del costruttore tedesco. La Formula E è ormai la sua nuova dimensione, che tra non molto sarà ancora di più la famiglia, visto che ha recentemente ufficializzato che, a 28 anni, sta per diventare padre. Alla vigilia della gara che apre la nona stagione, il pilota parla della nuova monoposto, la Gen3: «È un'altra macchina, anche esteticamente – dice – sono nuove le gomme e possiamo recuperare energia anche all'anteriore con una potenza massima che è passata da 250 a 350 kWh».

Com'è al volante, da guidare?

«È più veloce sulle rette, mentre in curva si va quasi allo stesso modo, se non un po' più lenti».

La ragione?

«Dipende dalle gomme: che sono più dure e hanno meno grip. In ogni caso, grazie al fatto di poter recuperare energia all'anteriore, la macchina è meno nervosa al posteriore: è più stabile rispetto alla Gen2».

Quindi?

«È più naturale da guidare. Ma per andare più forti in curva dobbiamo trovare l'assetto giusto».

Le Gen3 sono le più potenti di sempre, ma a ai piloti i cavalli non bastano mai.

«È vero: non abbiamo mai potenza abbastanza. Però, al momento, abbiamo problemi a trasferire la potenza sull'asfalto perché abbiamo meno presa e meno deportanza».

L'obiettivo di questo primo fine settimana resta quello di vincere...

«Assolutamente. Personalmente voglio quello: vincere gare e campionato, ma le macchine sono nuove. Lo sono per tutti e non sappiamo a che punto siamo. Lo sapremo solo al termine della gara».

Cosa ti lascerebbe deluso, visto che qui lo scorso anno avevi vinto?

«Difficile dirlo: un anno fa conoscevamo le auto, mentre adesso non sappiamo chi sia il più forte in pista. Naturalmente cercherò di vincere, ma è importante imparare e capire molto per il resto della stagione».

Il tracciato che ti piace ti più?

«Monaco».

Che è quello della Formula 1, che conoscevi...

«Allorea dico Roma: mi piace, è uno dei migliori. È bello quando alla fine della retta l'auto praticamente salta. Non è un percorso noioso, al comtrario di quello di Berlino che lo è».

Ti ha sorpreso la Maserati, andata così forte a Valencia?

«Premesso che i test sono una cosa diversa dalle gare, rispondo che non mi ha sorpreso perché ha un buon powertrain, che arriva da Ds. Semmai mi ha sorpreso il vantaggio».

Se dovessi scommettere dieci euro sul vincitore del primo ePrix, Porsche esclusa naturalmente?

(Wehrlein ci pensa a lungo) «Dieci euro? Difficile da dire. Sulla base dei test direi Maserati o Ds, quindi qualcuno dei quattro piloti».

Nelle prime libere, quelle di venerdì pomeriggio a Cità del Messico, in effetti il più veloce è stato Jean Eric Vergne (Ds Penske), davanti all'esordiente Jake Hughes (McLaren) e a Sergio Sette Camara (Nio 333). Wehrlein ha chiuso con il quarto crono.

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Sabato 14 Gennaio 2023 - Ultimo aggiornamento: 15-01-2023 09:44 | © RIPRODUZIONE RISERVATA