Maurizio Arrivabene, team principal della Ferrari F1

Ferrari, nuova monoposto il 15 febbraio. Arrivabene: «Niente rivoluzioni, ma nel 2019 vogliamo il Mondiale»

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MILANO - C’è tanta Ferrari alla cerimonia di consegna dei «Caschi d’Oro - Autosprint 2018» e dei «Volanti Aci», per la prima volta assieme al Garage Italia di Milano. Il Team Principal della Rossa, Maurizio Arrivabene, ritira il premio per il Reparto Corse Ferrari ma non passa certo inosservata l’assenza del direttore tecnico Mattia Binotto, secondo alcune voci corteggiato da altre scuderie. Il numero uno di Maranello taglia corto e non vuole alimentare le fiamme: «Non ci sarà alcuna rivoluzione - spiega Arrivabene - nella nostra scuderia, la vera rivoluzione è rappresentata da Leclerc, un pilota giovane in un top team. Nel 2019 vogliamo il titolo, dobbiamo dimenticare i successi del 2018 e ricordarci le vittorie mancate per migliorare».

Arrivabene, che annuncia la presentazione della Ferrari il prossimo 15 febbraio, cerca di spronare Vettel a dare di più («Deve ancora esprimersi al meglio il Ferrari. Sono certo lo farà l’anno prossimo») e vuole «proteggere» Leclerc dalla possibilità di «bruciarsi» («Deve pensare alla prossima stagione come un anno di apprendistato»). Proprio il nuovo pilota della Rossa riceve uno dei Caschi d’Oro Speciale F.1., riconoscimento andato anche a Giovinazzi, che il prossimo anno farà segnare il tanto atteso ritorno di un pilota italiano in Formula Uno alla guida di una Alfa Romeo Sauber, e Simone Resta, neo dt proprio della scuderia elvetica.

Ad aggiudicarsi i «Caschi d’Oro Iridati», la più significativa onorificenza, sono invece Lewis Hamilton (assente alla cerimonia, è stato premiato ad Abu Dhabi), la Mercedes, Gabriele Tarquini, campione del mondo Wtcr, e la Toyota campione del mondo di Rally. Tra gli altri, vengono premiati dal direttore di Autosprint, Andrea Cordovani e dal presidente dell’Automobile Club d’Italia, Angelo Sticchi Damiani, il campione europeo della Montagna Christian Merli («Casco d’Oro tricolore» per lui), l’undici volte campione italiano di Rally Paolo Andreucci («Casco d’Oro Speciale»), oltre ad alcuni campioni del passato come Gerhard Berger, Jean Alesi, Bruno Giacomelli, Arturo Merzario, Giampaolo Dallara, Stefano Domenicali, ai quali è stato assegnato il «Casco d’Oro Legend».

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Domenica 16 Dicembre 2018 - Ultimo aggiornamento: 18-12-2018 11:51 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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