Sergio Marchionne a Wall Street per l'apertura della borsa di NY

Ferrari, Marchionne: «C'è tempo per rifarsi. Una sciocchezza da 59 euro ha fatto danni enormi»

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NEW YORK - «La stagione» di Ferrari in Formula 1 «non è persa, c’è ancora tempo per rifarsi. Con tutta la modestia che abbiamo in Ferrari, la macchina ha fatto dei passi avanti enormi». Lo afferma l’amministratore delegato di Ferrari, Sergio Marchionne, a Class-Cnbc. Marchionne fa quindi riferimento alla candela da 59 euro che ha compromesso la gara in Giappone: una «sciocchezza tecnica» che ha avuto un impatto su una macchina che costa milioni di euro. «Non parlo di sfortuna perché non ci credo, sono cose che succedono a tutti specialmente in gara. La cosa importante è non perdere la fiducia che ci ha portato fin qui». Lo dice il presidente della Ferrari, Sergio Marchionne, ai microfoni di Class Cnbc all’indomani del ritiro di Sebastian Vettel nel Gp del Giappone poi vinto da Lewis Hamilton, ora a un passo dal titolo iridato.

Marchionne non si dà per vinto, anche se a questo punto una rimonta di Vettel appare altamente improbabile: «Ci sono ancora quattro gare, non è persa, l’impegno continua», dice il boss del team di Maranello. «Come si guarda al futuro? La stagione non è persa e, con tutta la modestia che abbiamo in Ferrari, la macchina ha fatto passi avanti enormi. Senza fare l’arrogante credo sia sullo stesso livello, se non superiore, alla Mercedes. Sono sicuro che senza i problemi delle ultime tre gare avremmo fatto un discorso diverso stamattina». Marchionne ricorda che «l’anno scorso non avrebbe scommesso nessuno che la Ferrari si sarebbe trovata in queste condizioni» e si dice «contentissimo di quanto fatto dalla squadra». «Ho una fiducia immensa nel fatto che nelle prossime quattro gare perlomeno una gran parte del divario con la Mercedes riusciremo a colmarlo».

In Giappone la gara di Vettel è finita nei primi giri a causa di una candela: «Dà veramente fastidio quando è un componente che costa 59 euro che fa saltare la gara, con macchine che costano milioni. Una sciocchezza tecnica che ormai non viene considerata più nemmeno importante. Detto questo il problema è nato e bisogna gestirlo, dobbiamo rinnovare l’impegno nella qualità della componentistica in F1. È un problema che probabilmente abbiamo ignorato nel tempo, ma adesso abbiamo avuto almeno tre occasioni in cui si è visto l’impatto devastante sulla performance della scuderia e l’aggiusteremo».

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Lunedì 9 Ottobre 2017 - Ultimo aggiornamento: 10-10-2017 16:52 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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