Gli uomini del team Ferrari di F1

Ferrari, Binotto: «Vettel e Leclerc sullo stesso piano, nelle prime gare 2020 non ci saranno ordini di squadra»

di Massimo Costa
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MARANELLO - Sarà presentata l'11 febbraio la Ferrari 2020 e solo in quell'occasione sapremo il suo nome. Lo ha annunciato Mattia Binotto nel tradizionale incontro con la stampa pre natalizio. Il team principal Ferrari ha spiegato quali saranno le caratteristiche della vettura: “Presenteremo la macchina molto presto, forse saremo i primi perché vogliamo, anche in ottica affidabilità, intensificare quelle che sono le prove di omologazione a banco. Sarà uno sviluppo di quella attuale, lo prevede la stabilità di regolamento. Si baserà su quello che abbiamo imparato quest’anno, quindi è una macchina che nascerà con molto più carico aerodinamico rispetto a quella di oggi, ma di conseguenza anche con molta più resistenza all’avanzamento, che è scontato. Non ci aspettiamo l’anno prossimo di avere la vettura più veloce sui rettilinei, come concetto, quindi non dico che copieremo gli altri, ma ci adatteremo a quello che ormai abbiamo visto essere il comportamento delle gomme, che rimarranno le stesse l’anno prossimo, regolandoci di conseguenza nella progettazione della macchina”.
 
“Dobbiamo cercare di far lavorare le gomme, abbiamo bisogno ancora di più carico non tanto per la qualifica, perché siamo stati spesso veloci in qualifica, ma più che altro per il passo gara, dove con più carico uno riesce anche a gestire meglio il degrado delle gomme stesse. È una macchina sulla quale stiamo puntando ad aumentare il più possibile il carico verticale a discapito della resistenza all’avanzamento. La power unit invece, è fortemente rivista anche da un punto di vista dell’architettura, soprattutto nella parte alta, nelle teste. Malgrado ormai ci sia stabilità di regolamento dal 2014, pensiamo che ci sia ancora molto da fare. È una macchina che avrà ancora il colore opaco, perché il tema del peso quest’anno, e a maggior ragione lo sarà nel 2020, è critico, credo per tutti i team, man mano che si raggiungono prestazioni di solito si aggiungono dei sistemi vettura che aumentano il peso. Inizieremo a girare con una vettura muletto l’8 di febbraio in pista”.

Binotto ha poi parlato della gestione dei piloti: “Partiranno alla pari, ma il team rimane la priorità. Se ci sarà un momento della stagione in cui uno dei due avrà un vantaggio in campionato, valuteremo. Può anche essere frutto non per forza di una situazione che uno è stato migliore dell’altro, ma che uno dei due piloti ha avuto dei problemi di affidabilità e l’altro no. Però, se c’è una condizione tale per cui è normale e naturale puntare su uno dei due per massimizzare le opportunità di vittorie, lo faremo. Se avranno uno o due punti di differenza a qualche gara dalla fine e matematicamente solo uno di loro due può diventare campione, faranno quello che vorranno”.
 
Binotto si inoltra poi nel campo minato degli ordini di squadra non rispettati nel 2019, come a Sakhir e a Sochi: “Secondo me, in quei due casi l’ordine dato non era corretto, in Bahrain ha fatto bene Charles a superare Sebastian, perché l’avrebbe fatto poco dopo. In quel momento aveva una velocità tale sul rettilineo che era inevitabile, ed era sbagliato rimanere dietro. Anche in Russia non era corretto far dare la posizione a Leclerc, dopo due giri, in quel frangente, con ancora Hamilton dietro Andava fatto effettivamente più tardi. Perché penso che in futuro rispetteranno gli ordini? Intanto perché fanno parte della squadra, perché come tanti altri sono dipendenti. Credo che questo è un concetto sul quale si debba insistere, ma alla fine prima di tutto tocca a noi capire quando è il momento giusto di dare un ordine che sia corretto. Quindi è su questo che ancora dobbiamo migliorare, perché abbiamo commesso degli errori”.

BInotto parla anche del futuro: “Come Ferrari, abbiamo la fortuna che tanti piloti vogliono far parte della squadra, quindi credo che siamo privilegiati in questo e al GP di Spagna dovremo, se non aver deciso, almeno avere le idee chiare su quel che si vuol fare dopo. Leclerc è un pilota su cui vogliamo investire in futuro, ma Vettel è al centro del progetto della squadra. È importante per la nostra squadra e credo che, anche per il modo in cui abbiamo sviluppato la vettura, i suoi commenti ad inizio stagione sono stati determinanti. Che Seb possa essere veloce, lo ha dimostrato nella seconda parte del campionato, e credo che anche questo non sia una scoperta, ma una conferma. A volte qualche errore di troppo lo ha commesso sotto pressione e non è un elemento di quest’anno, ma lo si è visto anche nelle stagioni passate. La prima cosa che faremo assieme a lui è capire le sue intenzioni per il futuro, cosa che faremo al momento opportuno e che non abbiamo ancora fatto. Siamo convinti ancora di avere la miglior coppia della Formula 1 e avremo modo e tempo per sederci anche con lui e ragionare”.

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Venerdì 13 Dicembre 2019 - Ultimo aggiornamento: 14-12-2019 17:58 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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