Le due Mclaren a Le Castellet

F1, la crescita McLaren firmata Sainz e Norris

di Massimo Costa
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ROMA - Il weekend di Le Castellet è stato uno dei più convincenti della McLaren degli ultimi anni. La MCL34 è finalmente una monoposto azzeccata e la conquista della terza fila da parte di entrambi i piloti è stato motivo di grande soddisfazione per la squadra inglese che piano piano sta uscendo dal tunnel. Addirittura, le power unit Renault funzionano meglio sulle MCL34 che sulle Renault stesse e dopo il GP di Francia la McLaren ha consolidato ulteriormente la quarta posizione nella classifica costruttori. 
 

 

Carlos Sainz è il pilota perfetto per il team di Brown, un ragazzo che ha ancora tanto da dimostrare e che ha le spalle abbastanza larghe per farsi carico dello sviluppo di una monoposto e di un progetto a lungo termine. Lando Norris è la grande sorpresa del campionato, un debuttante che sbaglia pochissimo, che è velocissimo ed è stato in grado di inserirsi nella Q3 già cinque volte su otto prendendo la zona punti in tre occasioni. Perché stupirsi però? Norris, come più volte sottolineato, ha vinto tutti i campionati che ha affrontato dalla F.4 alla F.Toyota, dalla Eurocup Renault al Renault NEC fino al FIA F.3 ed ha chiuso secondo la F.2. Logico che con una monoposto adeguata, Norris sia in grado di ottenere numeri notevoli, al di là delle condizioni economiche favorevoli con cui ha potuto sempre esprimersi. 

A Le Castellet, Norris si è preso il quinto posto in qualifica appena davanti a Sainz, ma al via lo spagnolo è stato più lesto e gli si è parato davanti. In tandem sono andati avanti così finché nella seconda parte della corsa, Norris ha cominciato ad accusare problemi: il non funzionamento del DRS prima di tutto, poi una noia idraulica gli ha reso il volante sempre più duro. Difficile guidare in quelle condizioni, ma l’inglese ha stretto i denti per salvare la sua settima posizione, poi rovinata dalla manovra scorretta di Daniel Ricciardo. 

“Ho fatto una gran partenza”, ha spiegato Sainz, “e dopo che mi sono installato in sesta posizione ho gestito la gara, la velocità, girando sui tempi concordati con l’ingegnere per gestire al meglio le gomme. Tutto sommato è stato un gran premio non complicato per me, uno di quei giorni in cui le cose vanno bene e si riesce ad ottenere il massimo risultato possibile. Siamo stati la quarta macchina più veloce per tutto il weekend dopo Mercedes, Ferrari e Red Bull, sia in qualifica sia in gara, così non possiamo che essere soddisfatti, anche per avere portato entrambe le monoposto in zona punti. Continuiamo a spingere duro in questa maniera cercando di fare passi in avanti ad ogni evento”. 

Alla sua ottava corsa in F.1, Norris sente che sta costruendo qualcosa di molto positivo e che la scelta McLaren è stata quanto mai azzeccata e puntuale, del resto Brown è il suo manager: “Sono partito bene anche io, ma a differenza di Carlos mi sono ritrovato chiuso alla prima curva ed ho perso la posizione. Per il resto, tutto è andato bene, ero alle spalle del mio compagno finché un problema idraulico, presentatosi a una ventina di giri dalla fine, mi ha provocato non poche difficoltà nella guida. Il volante è divenuto molto pesante. Ho cercato di fare del mio meglio, ma ho perso velocità. Considerando che potevo anche non concludere la corsa, la nona posizione è più che positiva”. 

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Mercoledì 26 Giugno 2019 - Ultimo aggiornamento: 15:15 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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