Quello che resta della Hyundai i20 N di Dani Sordo dopo il rogo nella Ss2 del Rally del Giappone

Evans (Toyota) in testa al Rally del Giappone, in fiamme la Hyundai di Sordo e incidente per Breen (Ford). Cancellati due stage

di Mattia Eccheli
  • condividi l'articolo

NAGOYA – Tra roghi, incidenti, forature e stage cancellati, il Rally del Giappone sta assumendo risvolti quasi drammatici. Dopo che giovedì sera la cronometrata inaugurale era stata sospesa in seguito al passaggio dei primi venti piloti per un incidente, oggi sono state annullate due frazioni, la terza e la settima. La sicurezza prima di tutto, in particolare dopo che Dani Sordo, forse alla sua ultima gara nel World Rally Championship, e il suo navigatore sono riusciti a lasciare indenni la propria Hyundai i20 N prima che venisse consumata dalla fiamme nella Ss2.

«Stavo andando veramente forte dall'inizio dello stage – spiega lo spagnolo – ma in macchina si avvertiva chiaramente odore di benzina e improvvisamente, su una retta, il fuoco è spuntato tra i sedili con tanto fumo. Ho fermato l'auto, che dopo qualche minuto ha cominciato a bruciare. Mi dispiace per la scuderia perdere una macchina come questa: è una brutta giornata, ma non siamo riusciti a fare niente».

La Ss2 è stata così fermata dopo il transito dei primissimi, con Sébastien Ogier, che aveva vinto la cronometrata inaugurale con la Toyota Gr Yaris, pesantemente attardato (oltre 2 minuti e 40 secondi) per aver cambiato uno pneumatico bucato. Kalle Rovanperä (Toyota) si era così issato al comando della corsa davanti a Thierry Neuville (Hyundai). In seguiti alla cancellazione della terza, la quarta tappa è stata sospesa dopo il passaggio dei migliori, questa volta per l'incidente di Craig Breen (Ford Puma), che ha poi comportato l'annullamento anche della Ss7. Il più veloce era risultato Elfyn Evans (Toyota), che aveva guadagnato la testa del rally in coabitazione con il belga della Hyundai.

La sfida fra i due è proseguita nelle Ss5 e Ss6 e, almeno per il momento (con oltre 40 di chilometri percorsi in meno), sta premiando il britannico che ha accumulato un margine di 3'' su Neuville. La sua seconda posizione è insidiata dal neo campione del mondo Rovanperä che gli rende 2,1''. Fra i superstiti della classe regina, Ott Tänak (Hyundai i20 N) è quarto a quasi 9 secondi dal finnico ed è a sua volta seguito da Takamoto Katsuta (Toyota) a 6,7''. Poi, seppur staccato di quasi 1:40, c'è Gus Greensmith (Ford Puma). Il settimo, che è Sami Pajari con la Skoda Fabia, è anche il primo del Wrc2. Ogier completa la Top 10 a 2:49.8 alla vetta. Sabato si continua con 7 cronometrate: in teoria poco meno di 80,5 chilometri.

  • condividi l'articolo
Sabato 12 Novembre 2022 - Ultimo aggiornamento: 09:05 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
COMMENTA LA NOTIZIA
0 di 0 commenti presenti