La BMWi8 che funge da safety car

BMW, anche la safety car è silenziosa ed ecologica

di Nicola Desiderio
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La BMW scenderà in pista nel campionato di Formula E dalla prossima stagione, ma in realtà lo ha già fatto, anzi lo fa dal primo momento in cui le prime monoposto ad emissioni zero hanno cominciato a sfrecciare toccando i quattro angoli del mondo. La casa bavarese infatti sin dal 2014 fornisce le vetture ufficiali che prestano servizio in pista nel corso degli E-Prix e quella più rappresentativa è sicuramente i8 che è la safety car della Formula E ed è l’ammiraglia della gamma i, il sub brand creato da BMW nel 2011 specificatamente per le proprie auto elettriche ed ibride plug-in e caratterizzate, oltre che da sistemi di propulsione avanzati, anche da strutture innovative, che sfruttano materiali leggeri come alluminio e fibre di carbonio, e metodi e processi di costruzione mai visti prima che impiegano energie rinnovabili.

E anche se l’elettrificazione è diventata nel tempo parte integrante di tutta la gamma BMW con le versioni iPerformance, rimangono il dato storico e l’intuizione che ha portato le i8 e le i3 ad essere protagoniste in Formula E sin dagli albori insieme alla X5 xDrive40e che svolge la funzione di rescue car e extrication car. La più interessante però è sicuramente la coppia di i8 utilizzata come safety car che quest’anno si è aggiornata seguendo l’evoluzione che ha avuto il modello di serie mantenendo tuttavia alcune specificità e innovazioni che guardano al futuro come la ricarica a induzione fornita dalla Qualcomm e che fa di queste specialissime i8 di fatto prototipi viaggianti.

A differenza di quelle di serie, si ricaricano infatti senza fili, grazie ad una piastra montata sul fondo della vettura che le permette di rifornire la propria batteria agli ioni di litio da 11,6 kWh all’80% in un’ora e lo fa con 7,2 kW di potenza, come una normale wallbox che si può installare a casa, ma con il vantaggio di praticità e tempo che risulta determinante quando sono in corso le qualifiche o la gara.Le i8 godono inoltre di alcune modifiche tecniche come le sospensioni con attacchi e ammortizzatori diversi, assetto ribassato di 15 mm, freni carboceramici, ruote montate su cerchi da gara da 20 pollici e raffreddamento migliorato attraverso prese d’aria modificate e con ventole potenziate e supplementari.

Le i8 sono state inoltre alleggerite togliendo parte del materiale insonorizzante, delle finiture interne e gli airbag e prendendo in prestito i sedili della M4 GTS in fibra di carbonio del quale sono fatti anche gli attacchi del roll bar, l’ala e il portellone posteriori e lo splitter anteriore. Le due safety car inoltre hanno un allestimento speciale, secondo gli standard prescritti dalla FIA, che prevede una barra luminosa a Led sul tetto, gruppi ottici stroboscopici, impianto anti-incendio, radio e trasponder. Tutti questi dispositivi sono patrimonio comune anche della X5 xDrive40e che, così come le i8, viene utilizzata solo in modalità elettrica senza avviare mai i rispettivi motori termici. Non hanno di queste autolimitazioni da imporsi invece le due i3 che svolgono funzioni di auto ufficiale del medico di gara e del direttore di gara.

Anche loro sono allestite per scendere in pista secondo gli standard della FIA e per questa stagione sono ancora più sportive visto che si tratta delle versioni S, dotate di un assetto più basso di 1 cm, con carreggiate più larghe di 4 cm e pneumatici montati su cerchi da 20 pollici e con sezione maggiorata di 20 mm. Grazie inoltre al motore da 135 kW e 270 Nm invece di quello standard da 130 kW e 250 Nm, le i3S offrono un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 6,9 secondi (-0,4 s.) e limitatore alzato da 150 a 160 km/h.
 

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Sabato 14 Aprile 2018 - Ultimo aggiornamento: 15-04-2018 16:24 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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