La festa in casa Audi dopo l'insperato titolo a New York

Audi e Vergne, campioni elettrici. La rimonta tedesca su Techeetah al fotofinish negli E-Prix di New York

di Giorgio Ursicino
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NEW YORK - Un finale col botto. Va in archivio con uno straordinario successo la quarta stagione di Formula E, il campionato globale riservato alle monoposto elettriche, i bolidi che non inquinano e non fanno rumore. Un quadro del genere, fra emozioni, tecnologia e spettacolo, non poteva che avere la tappa finale a New York, all’ombra dell’affascinante skyline di Manhattan. La Grande Mela ha assegnato entrambi i titoli. Fra i piloti l’ambito trofeo è andato al favorito francese della Techeetah Jean-Eric Vergne, l’ex pilota della Toro Rosso di F1 e ex collaudatore della Ferrari.
 

Il transalpino ha vinto con merito, puntando sulla velocità e, soprattutto, sulla costanza. Quasi sorprendente, invece, il risultato finale nella classifica riservata ai team poiché lo squadrone Audi è riuscito nella non facile impresa di ribaltare un pronostico che prima di sbarcare in Europa lo dava quasi per spacciato.
Con un regolamento che liberalizza man mano lo sviluppo tecnologico, la casa di Ingolstadt ha puntato forte sull’innovazione e nella prima parte della stagione ha dovuto fare i conti con tanta sfortuna e piccoli problemi di affidabilità che però hanno fatto perdere tanti punti, in particolare al campione in carica Lucas Di Grassi.

Il brand dei Quattro Anelli è stato protagonista di una seconda parte di campionato entusiasmante, riuscendo alla fine a prendere il posto della Renault sempre dominatrice fra i Costruttori in tutte le tre precedenti edizioni disputate. Audi si è presentata negli Usa con un ritardo importante, ma con ancora delle speranze. Ed ha sfruttato al massimo tutte le occasioni per fare un punteggio quasi pieno e scavalcare i rivali della Techeetah che anche in America non hanno potuto contare troppo sul loro secondo pilota Lotterer protagonista solo di un settimo e nono posto nella tappa finale. La corazzata tedesca, invece, ha fatto doppietta nell’E-Prix di sabato (primo Di Grassi, secondo il giovane Daniel Abt) ed ha portato entrambi i suoi piloti sul podio in quello di domenica sera (sempre il brasiliano davanti al tedesco), proprio alle spalle del neocampione Vergne.
 

 

Con queste performance negli States, Audi si è arrampicata a 264 punti, due in più dei 262 della Techeetah che pur ha potuto contare sul superbo Jean-Eric (da solo ha portato quasi 200 punti alla squadra). Veramente fantastiche la capacità di reazione e la relativa rimonta del team bavarese che già dalla gara di Città del Messico ha messo in pista l’astronave più veloce del lotto anche perché la migliore nello sfruttamento dell’energia, un aspetto fondamentale in FE.

Gran parte del merito della “remuntada” va al sudamericano. Lucas ha preso 141 dei suoi 144 punti nelle ultime 7 corse perché nelle 5 iniziali ne aveva ottenuti appena 3. Facile sostenere che con un po’ meno di sfortuna in inverno, il brasiliano si sarebbe facilmente confermato re. Fra i piloti la storia è stata meno incerta perché Vergne è partito forte già nella tappa iniziale (secondo in gara 1 ad Hong Kong dietro a Sam Bird) ed è rimasto il più solido fino all’ultimo visto che ha dominato gara 2 a New York. In quella circostanza Jean-Eric ha corso libero da qualsiasi pressione ed ha quindi potuto dare il meglio di sé. La corona sulla testa, infatti, l’aveva già messa la sera precedente conquistando un poco entusiasmante, ma fondamentale quinto posto. JEV ha chiuso a 198 punti, Di Grassi a 144, Bird con la DS a 143.
 

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Mercoledì 18 Luglio 2018 - Ultimo aggiornamento: 19-07-2018 18:02 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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