La Opel Insignia può ora avere la versione a GPL con motore 1.4 turbo da 140 cavalli

Opel GPL-Tech, il gas fatto in fabbrica:
anche Insignia è a doppia alimentazione

di Roberto Argenti
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ROMA - Anche l’Opel Insignia adesso va a GPL. Proseguendo nell’ampliamento della propria gamma con motori alimentati a Gas Petrolio Liquefatto e a Metano, la Casa tedesca ora monta il suo 1.4 litri GPL-Tech Turbo da 140 CV anche sull’ammiraglia Insignia (quattro porte e Sports Tourer, prezzi da € 28.800), vettura che ha conseguito molti premi, fra cui l’”Auto dell’anno”, contribuendo alle fortune del marchio.
L’impianto a GPL, come nel resto dell’ampia gamma delle Opel alimentate a gas (tutte anche con serbatoio di benzina), è realizzato direttamente in fabbrica ed offre due anni di garanzia del costruttore, superando così anche le perplessità di coloro che a volte sono titubanti di fronte alla scelta di acquistare un’auto a gas, poiché alcune Case fanno montare l’impianto da ditte esterne dopo che la vettura è uscita dalle catene di montaggio.

Gamma estesa e apprezzata. Il clienti Opel hanno apprezzato lo sforzo della casa nell’offrire una gamma molto ampia: infatti possono già scegliere fra tanti modelli alimentati a GPL come la Corsa 3 e 5 porte, la Meriva e l’Astra 5 porte e sports Tourer, oltre alla Zafira a metano, che nei prossimi mesi sarà disponibile anche a GPL in versione Tourer; e il successo di vendite è arrivato puntuale soprattutto grazie alla Corsa, la vettura GPL più venduta in Italia nel 2012 sino ad oggi (escluso i noleggi), tanto che più del 40% delle Opel Corsa vendute sono alimentate a GPL. Ma si fanno rispettare anche Zafira (con il 50% degli ordini con motore a metano) e Meriva (al 32% col GPL). Quasi inutile ricordare che a questi successi di vendita contribuisce il forte aumento del costo della benzina, oltre al fatto che le emissioni particolarmente ridotte di GPL e Metano contribuiscono a tenere pulito l’ambiente e, non ultimo, i propulsori GPL Turbo ormai non fanno rimpiangere le prestazioni dei motori benzina e diesel tradizionali, essendo praticamente equivalenti.

Autonomia pazzesca. La nuova proposta Opel, che monta il conosciuto motore GPL-tech turbo da 140 cv, ha un consumo dichiarato di 7,6 litri di GPL per 100 km., con emissioni di CO2 pari a 124 g/km. Adotta un cambio manuale a sei marce e il serbatoio del GPL, che ha un volume di 42 litri, è inserito nell’alloggiamento della ruota di scorta senza sottrarre spazio ai bagagli; chiaramente viene offerto di serie il kit per la riparazione dei pneumatici! Uno dei punti di forza, come per le altre vetture dotate di alimentazione a gas e benzina, è che l’autonomia consentita dal solo uso del gas è di 500 km., che diventano addirittura 1.700 nel modello a quattro porte se viene utilizzato anche il serbatoio della benzina. L’operazione di passaggio dall’alimentazione a gas verso quella a benzina è semplice attraverso l’azionamento di un interruttore sul quadro strumenti e lo spegnimento di un led ci avverte che stiamo viaggiando “a benzina”. A tutto questo si aggiunge la tranquillità, come accennato, del montaggio dell’impianto a gas direttamente presso la fabbrica, con elevati standard di qualità che prevedono serbatoio ed altri componenti alloggiati nella struttura di sicurezza della scocca e questo è un aspetto mirato in modo particolare al mercato italiano.

Motori. Detto delle potenze disponibili, in tutti i motori Opel GPL-tech sono state irrobustite le valvole di aspirazione e scarico e le sedi valvole, risolvendo così il problema del minor potere lubrificante di questi componenti offerto dal gas rispetto alla benzina, senza essere costretti all’aggiunta di additivi. Il risultato è che questi motori mantengono gli stessi intervalli chilometrici di manutenzione rispetto ai propulsori tradizionali. Ma l’alimentazione a GPL si sta diffondendo sempre più, soprattutto in Italia, a causa del prezzo alla pompa molto elevato della benzina e del diesel, che emettono anche il 15% in più di anidride carbonica (CO2) e l’80% in più di ossido di azoto. In Italia la rete dei distributori di GPL può contare su circa 3.000 stazioni di rifornimento, che fanno parte delle oltre 25.000 esistenti in Europa, con i 6.400 distributori della Germania in cima alla classifica. Meno inquinante ancora è il metano, che emette anche il 25% in meno di CO2 ma, ma in Italia può contare soltanto su 800 stazioni di rifornimento, con alcune regioni che ne sono totalmente prive.

Vendite. E se pensiamo dunque al minor costo del gas e all’aumentata affidabilità dei motori che uguagliano ormai le prestazioni di quelli tradizionali, non colpisce il dato che, in un mercato italiano decisamente in calo (che quest’anno ha registrato un - 19,7% di vendite nel periodo gennaio-giugno e un pessimo - 24,4% nel solo mese di giugno) le vendite di veicoli alimentati a gas vadano molto bene, con un + 113,6% per il GPL e + 47,3% per il metano.

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Sabato 28 Luglio 2012 - Ultimo aggiornamento: 09-02-2013 21:58 | © RIPRODUZIONE RISERVATA