La Acura RLX, una berlina lunga quasi cinque metri e piena di tecnologia

Acura Rlx, l'ammiraglia secondo Honda
presentata negli Usa l'erede della Legend

di Nicola Desiderio
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LOS ANGELES - Acura, marchio di lusso di Honda per il Nordamerica, presenta la RLX, la nuova ammiraglia che nel resto del mondo dovrebbe essere commercializzata con il nome Legend e con il marchio Honda, sempre che la casa giapponese decida di portare ancora la propria berlina sul mercato europeo dove le soddisfazioni egli ultimi anni sono state magre e le priorità sono ben altre.

Cinque metri di ammiraglia. La RLX è una berlinona lunga 4,98 metri dallo stile non esaltante, ma con un’aerodinamica curatissima in ogni minimo particolare e una tecnologia che presenta molte novità e molti spunti interessanti, primo fra tutti il nuovo motore V6 di 3,5 litri a iniezione diretta dotato di sistema di disattivazione dei cilindri, dunque in grado di marciare a 3 cilindri a ridotto numero di giri e a basso carico. Questo motore, tutto in alluminio, ha la distribuzione monoalbero per bancata con variatore di fase i-VTEC ed eroga 310 cv, ma soprattutto una coppia di 369 Nm a 4.400 giri/min disponibile al 90% da 2.000 fino a 6.600 giri/min regime al quale si trova la potenza massima. È montato su un sottotelaio in alluminio attraverso supporti attivi che cancellano le vibrazioni. Il cambio è automatico a 6 rapporti con convertitore idraulico di coppia e modalità sequenziale, realizzato dalla Honda stessa. La trazione è anteriore. Più avanti ci sarà la trazione integrale ibrida.

Più leggera e con 4 ruote sterzanti. Anche la scocca presenta numerosi accorgimenti che ne hanno ridotto il peso e aumentato la rigidità flessionale e torsionale rispettivamente del 52% e 46% limitando la massa a 1.784 kg, misurata secondo gli standard USA. Merito degli acciai ad alta resistenza e dell’alluminio utilizzato per parafanghi, tetto, barre paraurti, pannelli porta, sottotelai e altri particolari dell’autotelaio. Le sospensioni sono raffinatissime e presentano una geometria a doppio braccio oscillante sovrapposto anteriormente e multi-link posteriore con ammortizzatori a controllo elettronico. Novità – anzi ritorno – sono le quattro ruote sterzanti, un accorgimento utilizzato da Honda già negli anni ’80 e ’90 anche per auto vendute in Italia come l’Accord Coupé e oggi tornato in auge anche per altri marchi, ma il sistema P-AWS (Precision All-Wheel Steer) é il primo capace di gestire in modo individuale le due ruote posteriori. L’attuazione è elettrica, così come elettrica è la servoassistenza per le ruote anteriori. Il sistema ovviamente lavora in connubio con il controllo elettronico della stabilità girando le ruote posteriori controfase alle basse velocità e in fase a quelle più elevate.

Due schermi e sempre connessa. Avanzate anche le soluzioni adottate per la sicurezza, il comfort e l’interfaccia uomo-macchina. Tra le pelli disponibili, la più raffinata si chiama Milano ed è quella perforata mentre la plancia presenta un doppio schermo centrale: uno superiore da 8 pollici dedicato solo alla navigazione e uno inferiore a sfioramento da 7 pollici dedicato a tutte le altre funzioni dell’AcuraLink, a cominciare dal sistema di visione perimetrica per finire alla connettività e all’intrattenimento che comprende la radio digitale, l’interfaccia Pandora e, al vertice tra gli impianti audio disponibili, ne ha uno firmato Krell. L’AcuraLink, sviluppato insieme alla Harman, fornisce anche informazioni in tempo reale sul traffico, avverte un centro di assistenza stradale se gli airbag sono esplosi in un incidente o il veicolo si è mosso senza il consenso del proprietario. Si possono persino bloccare e sbloccare le portiere attraverso la rete o prenotare alberghi e ristoranti 24 ore su 24. In pratica, presenta applicazioni di tipo cloud, destinate a trovare sempre più spazio sulle automobili interagendo con tutti i dispositivi collegati in rete, dai pc di casa per finire agli smartphone e ai tablet. Avanzatissima anche la dotazione di sicurezza sulla quale gli ingegneri giapponesi si sono riservati di dare tutti i particolari solo in un secondo momento. La Acura RLX è la prima Honda ad adottare i fari anteriori interamente a Led così come inediti sono il freno di stazionamento elettrico e il bocchettone di rifornimento senza tappo.

Ibrida e integrale tra un anno. E destinata a debuttare entro la fine del 2013 è un’altra novità tecnologica da leccarsi i baffi: il sistema ibrido integrale denominato Sport Hybrid Super Handling All-Wheel Drive, uno dei tre che Honda si appresta a introdurre e destinato anche ad essere l’anima della nuova NSX attesa tra non meno di due anni. Il sistema utilizza un motore elettrico da 30 kW nel cambio a doppia frizione a 7 rapporti – altro inedito per un’automobile Honda – e altri due da 20 kW, uno per ogni ruota posteriore. Il sistema attiva questi due motori quando le condizioni di aderenza lo richiedono e ne regola individualmente la coppia come se ci fosse un differenziale attivo a controllo elettronico: aumentando la spinta del motore esterno per aumentare la velocità di inserimento o quando c’è sottosterzo, oppure agendo al contrario quando l’auto tende ad allargare con la coda. Il motore nel cambio viene innestato attraverso una terza frizione e serve per dare spinta supplementare, recuperare energia in rilascio e in frenata e riavviare il motore a scoppio dopo le soste. I tre motori elettrici possono anche spingere tutti insieme al V6 oppure farlo da soli per brevi tratti ad emissioni zero e sono alimentati da una batteria agli ioni di litio sviluppata dalla Blue Energy, joint venture tra Honda e GS Yuasa, gigante mondiale delle batterie soprattutto per motocicli. La potenza totale di tutto il sistema è di oltre 370 cv.

Anche per noi? Tutto avvolto in una… Legend. Arriverà da noi? Se dovesse farlo avrebbe il marchio Honda e con ogni probabilità si chiamerebbe ancora Legend. I tecnici giapponesi presenti a Los Angeles non si sbottonano al proposito e insistono sul fatto che la RLX è una Acura, un concetto che tendono ovviamente a sottolineare in linea con la volontà di dare al marchio di lusso una allure che non è mai riuscita a darsi, almeno non quanto Toyota e Nissan sono riusciti a fare con Lexus e Infiniti.

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Martedì 11 Dicembre 2012 - Ultimo aggiornamento: 14-06-2017 10:45 | © RIPRODUZIONE RISERVATA