Cupra Terramar

Cupra, il successo continua. Terramar punta sull’ibrido e all'orizzonte spunta Raval

di Giampiero Bottino
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Da costola della Seat a stella di lingua spagnola della galassia Volkswagen. Davvero folgorante la carriera del marchio Cupra, il cui nuovo ruolo trova la prima, probante conferma nella decisione di costruire a Martorell – storica culla dell’auto iberica – una nuova fabbrica costata 300 milioni di euro e destinata a produrre (al ritmo di 300.000 unità all’anno) le batterie per le piccole vetture elettriche dell’intero gruppo.

A partire dalla Cupra Raval e dalla Volkswagen ID.2 che nascono nello stesso comprensorio industriale alle porte di Barcellona, piuttosto che dal futuro Skoda Epiq, Suv urbano lungo 4,1 metri prodotto invece a Pamplona e atteso nelle concessionarie del marchio nel 2026. In attesa che i progetti futuri diventino realtà, a tenere alta la bandiera “green” di Cupra provvede tra l’altro Terramar, un Suv di segmento C lungo 4,52 metri dal temperamento sportivo, stretta parente dell’Audi Q3 con cui condivide la fabbrica ungherese di Győr, che alle versioni termiche e mild-hybrid affianca anche la declinazione “alla spina” ibrida plug-in da 204 cavalli che salgono a 272 nel caso della versione VZ, grazie alla maggiore potenza del motore 1.5 a benzina. In entrambi i casi, l’autonomia dichiarata affidandosi alla sola propulsione elettrica (e quindi in assenza di emissioni) supera i 100 chilometri.

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venerdì 28 marzo 2025 - Ultimo aggiornamento: 27-04-2025 18:40 | © RIPRODUZIONE RISERVATA