MADRID - «I giovani vanno fatti correre e se c'è un momento per farlo, questo è quello giusto», sintetizza Thomas Biermaier, il Team Principal della Lola Yamaha Abt, la squadra che debutta in Formula E in questa insolita e “impegnativa” configurazione. Ossia un nuovo costruttore, la britannica Lola Motors, che si appoggia a una scuderia che ha vinto moltissimo nel mondiale elettrico, la tedesca Abt (di cui Biermaier, nella foto di Andreas Beil, è il Ceo), e che collabora con la giapponese Yamaha. Il team ha deciso di affidarsi a una coppia inedita: il più esperto della Formula E, il brasiliano Lucas di Grassi, il pilota già campione del mondo e anche quello con il maggior numero di partenze, e il debuttante assoluto, il 21enne barbadiano Zane Maloney.
Il motto sembra essere “se non ora quando?”, anche perché le ultime due stagioni sono state un calvario per la squadra germanica tanto da portare alla risoluzione anticipata del contratto con la Mahindra, della quale la Abt era cliente. «Non abbiamo niente da perdere», insiste Biermaier.
«Da una parte ci sono l'esperienza di Lola e nostra, come Abt, e dall'altra ci sono le idee nuove di Yamaha. Il nostro obiettivo è quello di crescere, sessione dopo sessione, gara dopo gara».
In teoria senza fretta.
«Non esageriamo. Nel motorsport non ci sono tempi lunghi. E poi siamo tutti ambiziosi: nessuno di noi ha intenzione di concedersi troppo tempo».
Nella seconda parte dello scorso campionato, dopo la rescissione del campionato, avete ottenuto risultati: non è arrivata troppo presto la decisione?
«Abbiamo lavorato internamente a quello che potevamo fare e lo abbiamo fatto. Abbiamo le persone in grado di farlo».
Mahindra sembra aver fatto passi in avanti.
«Non ci voleva molto».
Con quali obiettivi partite?
«L'ho detto: migliorare e crescere. E dovremo essere pronti a sfruttare le opportunità se e quando qualcuno davanti a noi commetterà degli errori».
La scelta di Maloney?
«È uno bravo, che ha talento. Ha comportato qualche sforzo in più, ma è uno che può portare risultati».
Qui a Madrid la monoposto ha la stessa livrea di quella “pizzicata” in occasione dei test a Varano: resterà così?
«E chi lo sa? I colori sono quelli della Lola, il blu e il giallo, ma stiamo discutendo con alcune aziende, con potenziali sponsor. Vedremo: magari a San Paolo, magari dopo».
Quanta Abt è rimasta in questa scuderia?
«Abbiamo la stessa squadra dello scorso anno, anzi, con un paio di persone in più. Solo con più supporto esterno da Lola e Yamaha. E continuiamo ad avere la responsabilità totale per la pista».