La nuova Ford Puma

Ford Puma, ecco il crossover “campione” di spazio. Disponibile anche ibrido

di Mattia Eccheli
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MALAGA – La rivoluzione è nel bagagliaio. E non è una mancanza di rispetto nei confronti della Ford Puma, tra l'altro fra le sette finaliste del premio “Car of the Year”, ma non è così. Perché il crossover da 4,19 metri di lunghezza sviluppato sulla piattaforma della Fiesta (che è più corta di 15 centimetri) offre qualcosa che non si era mai visto prima. Cioè un vano posteriore su tre livelli e con un vano profondo che consente di stivare oggetti alti fino a quasi un metro e quindici centimetri. In teoria il proverbiale “uovo di Colombo”, ma in pratica una soluzione per la quale l'Ovale Blu ha ragionato come una start-up all'insegna del motto “make it possible”.

 

Ci stanno piante e sacche da golf, borse e valige grazie all'accesso agevolato, largo un metro. Attualmente la “botola” con tanto di scarico per lavarla facilmente ha una capacità di 80 litri (fino a 50 kg di portata), ma già tra qualche mese sarà disponibile la sua evoluzione ancora più grande. Significa che anche i modelli ad alimentazione ibrida – al lancio in Italia ci sarà il solo il tre cilindri benzina EcoBoost da 1.0 litri a 48 Volt da 125 e 155 cavalli – finiranno con l'avere il doppio fondo grande come quello dei modelli con motori a combustione. La nuova batteria Bosch del sistema ibrido a 48 Volt verrà trasferita sotto il sedile del passeggero anteriore.

Sarebbe riduttivo sintetizzare la nuova Ford Puma in questo modo, ma si tratta un “plus” del modello. Il design resta la principale motivazione d'acquisto, ma lo spazio dell'ambiente interno è una delle ragioni per la rinuncia. E il crossover è nato per combinare l'estetica con la funzionalità. Malgrado il profilo leggermente coupè ed un passo di 259 centimetri (comunque 95 millimetri più della Fiesta) offre un abitacolo confortevole ed una seduta posteriore comoda e ariosa. L'Ovale Blu prova a motivare gli indecisi con due novità, almeno per il segmento: i sedili anteriori con massaggio lombare e l'apertura elettrica del portellone posteriore. Di serie c'è quasi tutto (si parte con i cerchi in lega da 17'') ed il solo vero accessorio “necessario” è il Co-Pilot Pack da 1.000 euro che assicura alcune funzioni di assistenza alla guida aggiuntive.
 

 

La posizione di guida più alta si fa apprezzare parecchio, anche grazie alla forma del lunotto anteriore. Il motore mild hybrid è razionale e viene promesso con consumi di 5,4 litri nel ciclo misto Wltp che appaiono avvicinabili senza sforzi eccessivi da parte del conducente. La coppia di 190 Nm consente anche una guida brillante. La pluripremiata unità EcoBoost con stop&start di serie si conferma reattiva anche in versione mild hybrid con benefici sulle percorrenze fino al 10% nei tragitti urbani. Chi viaggia davanti avverte un po' la rumorosità del motore, chi sta dietro quella del rotolamento, forse anche per via del bagagliaio “aperto”.

A listino, l'entry level è la Puma Titanium con il benzina “puro” da 125 cavalli offerta a 22.750 euro. Ma con soli 500 euro in più si può avere la motorizzazione ibrida. Il top di gamma è la St-Line X (che arriverà in estate) equipaggiata con lo stesso tre cilindri da 155 cavalli: 27.500 euro. Ma con il finanziamento IdeaFord, la rata mensile (senza anticipo) per la Puma sarà di 295 euro, appena 20 in più per la variante St Line X. Nel corso dell'anno è previsto anche l'arrivo del cambio automatico e del motore diesel. I fan delle varianti più prestazionali dovrebbero poter contare anche sul debutto di una ST, che potrebbe arrivare ancora entro la fine dell'anno, inizialmente ancora con un motore termico “tradizionale”.

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Sabato 18 Gennaio 2020 - Ultimo aggiornamento: 22-01-2020 19:26 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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