Carlos Ghosn, ex presidente del gruppo Nissan-Renault-Mitsubishi

Nissan, Ghosn respinge ogni accusa. Anche direttore esecutivo Kelly esclude illeciti finanziari

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TOKYO - Carlos Ghosn, l’ex presidente del gruppo Nissan-Renault-Mitsubishi, attualmente detenuto al centro penitenziario di Tokyo, ha respinto le accuse di aver dichiarato il falso sull’attribuzione dei suoi compensi, o di aver commesso altri illeciti finanziari. Lo hanno riferito fonti investigative al canale pubblico Nhk, menzionando per la prima volta dichiarazioni attribuite allo stesso Ghosn, riprese durante lo svolgimento degli interrogatori. Il top manager 64enne, arrestato lo scorso lunedì, è sospettato di aver omesso nella dichiarazione dei propri redditi decine di milioni di dollari per un periodo di almeno 8 anni.

Assieme a Ghosn, risulta in stato di fermo anche un altro direttore esecutivo della casa auto nipponica, Greg Kelly, di nazionalità statunitense. Anche in questo caso, fonti relative agli interrogatori raccontano che Kelly esclude ogni addebito sulle presunte omissioni, confermando di aver consultato altri dirigenti amministrativi all’interno del gruppo. Il Cda della Nissan dello scorso giovedì ha confermato con una decisione unanime il licenziamento di entrambi i manager, mentre lo stesso organo della Renault, alleata di Nissan, ha deciso di mantenere Ghosn nel suo attuale doppio incarico di presidente e amministratore delegato, ribadendo di non essere in grado di verificare le accuse dell’indagine attualmente in corso a Tokyo.

L’avvocato difensore dell’ex presidente del gruppo Nissan-Renault-Mitsubishi Motors, Carlos Ghosn - attualmente detenuto in un centro penitenziario a Tokyo, sarà la persona che ha guidato lo stesso team dei pubblici ministeri in un altro noto caso giudiziario, e che adesso hanno messo sotto investigazione l’ex tycoon. Lo ha riferito il giornale Asahi Shimbun, spiegando che Ghosh ha chiesto al giurista Motonari Otsuru di rappresentarlo, dopo l’arresto avvenuto il 19 novembre con l’accuse di illeciti finanziari relativi alla sottostima dei suo compensi, e altre violazioni tributarie. Otsuru era a capo del dipartimento del pool di investigatori nello scandalo che ha riguardato il portale internet Livedoor, nel 2006, che portò all’incriminazione del fondatore Takafumi Horie.

Nel frattempo, è stato reso noto che il console generale del Brasile a Tokyo, Joao de Mendonica Lima Nieto, si è recato al centro detentivo per un incontro della durata di 20 minuti con il top manager, lo scorso giovedì, riferendo che Ghosn - di origine brasiliana - è in buone condizioni e senza problemi di salute. Due giorni prima anche l’Ambasciatore francese in Giappone, Laurent Pic, aveva visitato Ghosn per un colloquio privato. L’ex tycoon attualmente ricopre ancore l’incarico di presidente della Renault, la casa auto che controlla il 43% della Nissan.

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Domenica 25 Novembre 2018 - Ultimo aggiornamento: 21:43 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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2 di 2 commenti presenti
2018-11-25 16:19:56
## Un po' difficile da credere,che un '' nikkei'' Brasiliano per tanti anni top manager della Nissan-Renault,abbia commesso gli illeciti finanziari che gli sono ascritti.Piu' verosimile invece,in un periodo di rinascita e revanscismo del '' Sol Levante'' quale l'attuale,che le potentissime Zaibatsu/Keiretsu (pool di industrie e congregazioni) all'interno del MITI (Ministero International Trade & Industry)abbiano voluto dare un chiaro messaggio alla Francia ( fatto bene !!) ed altri paesi : il Japan ai Giapponesi .L'Unica superpotenza occidentale di cui hanno ancora bisogno e che temono,sono gli U.S.A. .....almeno finche' non si doteranno di armamento nucleare. Si tratta di '' geopolitica'' ,altro che di evasione di tasse.
2018-11-25 17:11:02
Les "gilet jaunes", proprio quando la Francia punta sul giallo orientale, gli mettono ai ceppi il "manager" con le mani nel sacco…