La nuova Hyundai Santa Fe

Hyundai Santa Fe, nata per viaggiare. La 4° generazione fa il pieno di spazio, comfort e sicurezza

di Nicola Desiderio
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BARCELLONA - La storia non si inventa, anche se non ha radici lunghissime e la Hyundai Santa Fe è sicuramente l’inizio della storia dei Suv per il marchio coreano che, dopo il debutto statico al Salone di Ginevra, è pronta ad introdurre sul mercato la quarta generazione della sua ammiraglia nonché antesignana a ruote alte. Presentata nel 2000, ha veduto in Europa 400mila unità e ha tutta l’intenzione di continuare a farsi scegliere con motivi sempre più validi.

Eleganza robusta. Il primo è sicuramente lo stile. La nuova Santa Fe è la prima Hyundai a presentare la cosiddetta cascading grille, una calandra che sembra una cascata vista di fronte ed è sormontata in alto da un’ala unica in acciaio satinato che tiene sopra di sé i sottili fari anteriori. Sotto, incorporate nei paraurti, ci sono altre luci a forma di pentagono con il vertice che guarda verso l’interno e che danno alla Santa Fe un ghigno quasi feroce, come se digrignasse la bocca mostrando i denti canini. Molto equilibrato il profilo segnato da una scalfatura che percorre tutto il fianco descrivendo un arco leggero e unendo i gruppi ottici. Quelli posteriori hanno una forma armonica, arrotondata ma slanciata. Insomma, i centri stile che la Hyundai ha nel mondo hanno fatto davvero un bel lavoro aumentando anche lo spazio interno. In 4 metri e 77 sono riusciti a mettere 3 file di sedili (ma si può avere anche la configurazione a 5 posti) e un bagagliaio che arriva a 1.695 litri.

Dettagli, gusto e spazio. Anche l’abitacolo si segnala per il gusto estetico e, come è ormai abitudine per le auto coreane, anche per cura e attenzione al dettaglio. La strumentazione, a tre quadranti, ha al centro un grande display digitale e la palpebra che i raccorda con il pannello della portiera. Davvero da manuale la disposizione di tutti i comandi, le prese e display tra cui anche quello head-up che proietta direttamente sul parabrezza. Quello da 8 pollici al centro è del tipo “floating”, posizionato in alto e chiaro per logica e grafica. Il sistema accetta istruzioni vocali solo se viene collegato in mirroring con uno smartphone, ma le mappe e i servizi sono gratuiti per 7 anni tra i quali ci sono, oltre a quelli meteo, sul traffico e gli autovelox, anche per i parcheggi, le pompe di rifornimento con relativi prezzi e sistemi di pagamento. Ci sono anche un bel sistema audio e il vassoio per la ricarica ad induzione.

Pensa soprattutto ai bambini. La sicurezza è sicuramente curata, a cominciare dalla protettività della scocca composta per il 57% da acciai altoresistenziali. Ci sono poi 6 airbag e un sistema di guida autonoma di livello 2, ovvero la capacità di adattare la velocità in autostrada mantenendo la corsia a partire da 60 km/h. In più ci sono la frenata autonoma che rileva pedoni, l’allerta per la stanchezza e l’angolo cieco, i fari a orientamento dinamico antiabbaglianti e il sistema di rilevamento di veicoli e oggetti in retromarcia che provvede a frenare la vettura se necessario oltre a dare una visione perimetrica dell’area intorno al veicolo. Ma la Santa Fe introduce due novità assolute, dedicate soprattutto ai bambini. La prima è il Rear Occupant Alert che segnalando rileva la presenze di persone e oggetti all’interno della vettura e, se si esce dimenticandoli, le luci lampeggiano e suona il clacson. La seconda è il Safety Exit Assist che blocca la portiera posteriore se stanno sopraggiungendo veicoli mentre si è fermi.

Integrale, automatica e a gasolio. L’unico motore con il quale la nuova Santa Fe arriverà in Italia è il diesel 2,2 litri da 200 cv e 440 Nm unito ad un cambio automatico a 8 rapporti ed al sistema di trazione integrale HTRAC. Entrambi sono nuovi e sviluppati internamente da Hyundai. Il primo sostituisce il precedente 6 rapporti mantenendo la struttura interna con ruotismi epicicloidali e convertitore di coppia. Il secondo assicura una logica di trasferimento di coppia diverso tra avantreno e retrotreno a seconda della modalità di guida selezionata: al 50% sui due assali in Sport, al 35% sulle ruote posteriori in Comfort e al 100% alle ruote anteriori in Eco per limitare in consumi. I dati dichiarati parlano di 7,4 litri/100 km pari a 193 g/km di CO2 con un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 9,4 secondi. C’è anche la modalità Smart che, come le altre, agisce anche su sterzo, cambio e acceleratore, ma sceglie da sola quali logiche applicare in base all’aderenza e allo stile di guida.

Pronta a lunghi viaggi. Il 4 cilindri coreano spinge bene i quasi 19 quintali della Santa Fe che si rivela un’auto piuttosto confortevole, soprattutto in velocità dove si apprezzano i fruscii ridotti e l’assetto composto. Anche sul un misto sa comportarsi bene, con inserimenti precisi grazie ad un avantreno e ad uno sterzo ben calibrati. Le note meno positive vengono dalle vibrazioni al minimo e da un cambio che pensa più a limare ogni passaggio che a garantire un rapporto diretto tra l’acceleratore e l’aumento della velocità. In definitiva, un’auto da famiglia che ama viaggiare e per questo sa offrire spazio, comfort, sicurezza anche con consumi contenuti visti i valori che abbiamo letto sul computer di bordo, molto vicini a quelli dichiarati. La nuova Santa Fe arriverà alla fine dell’estate nei concessionari, ma il listino è ancora da decidere. Ovviamente, non finirà qui: presto potrebbe arrivare un diesel 2 litri (già disponibile in altri paesi) mentre sono sicure le versioni ibrida e ibrida plug-in.

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Giovedì 12 Luglio 2018 - Ultimo aggiornamento: 13-07-2018 20:10 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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