Il Sanlorenzo SD 112

Sanlorenzo protagonista al VYR 2018 con tre super yacht: SL118, SD112 e SL78

di Sergio Troise
  • condividi l'articolo

VIAREGGIO - Con 60 anni di attività e più di 600 yacht varati, Sanlorenzo è uno degli indiscussi protagonisti dello yachting mondiale: dal 2014 è sul terzo gradino del podio per le produzioni di navi da diporto, ovvero di imbarcazioni superiori a 24 metri (e fino a 64). Con queste credenziali non poteva che recitare un ruolo da star al Versilia Yachting 2018, dove ha esposto, lungo le banchine della darsena di Viareggio, tre prestigiosi motoryacht rappresentativi dell’attuale produzione: SL118, SD112 e SL78.

Il primo appartiene alla linea planante (a dispetto delle ragguardevoli dimensioni, 36 metri); il secondo (34 metri) è membro di spicco della linea costruita in composito e con carene semidislocanti (velocità massima 17 nodi); il terzo, il più piccolo della gamma (25 metri), è invece costruito in vetroresina e ha carena planante.

Se non bastasse, proprio in contemporanea con l’evento in Versilia, da La Spezia è stato comunicato, in occasione degli Elite Days, l’avvio della collaborazione con lo studio Zuccon per realizzare i futuri SL102 e SX72: il primo sarà uno yacht planante, mentre il secondo dovrà valorizzare la recente introduzione di uno stile più estroso, fuori dagli schemi tradizionali del cantiere.

Idee, progetti e spirito innovativo non mancano dunque nell’azienda guidata da Massimo Perotti, manager di provata esperienza che ha pilotato lo storico cantiere verso un aggiornamento dello stile e dei contenuti collocandolo all’avanguardia e facendo ampie concessioni alle personalizzazioni senza mai tradire però i tradizionali valori dello stile e dell’eleganza.

Il discorso vale anche per la linea Superyacht, la più poliedrica per stile e tipologie, che comprende modelli in alluminio, come l’explorer di 46 metri che ha magnificamente interpretato gli stilemi della tipologia senza snaturare l’eleganza e le cifre identificative di Sanlorenzo. Non mancano, al top della gamma, altri tre modelli in acciaio, dai 46 ai 64 metri, realizzati, su richiesta degli armatori, con numerosi dettagli che li differenziano, facendone pezzi unici di altissimo pregio.

Da La Spezia, come detto, è giunta intanto notizia dell’accordo con Bernardo e Martina Zuccon, partner prescelti per rinnovare tutte le gamme del cantiere, anche in allumino e acciaio, con misure che tra metallo e vetroresina andranno dai 40 fino ai 60 metri. Inizialmente, però, lo studio di design dovrà dedicarsi ai nuovi SL102 e SX72, yacht plananti in vetroresina su cui Sanlorenzo punta molto.

Il progetto dell’SL102 è molto significativo, non solo perché è ufficialmente il primo su cui lo studio ha cominciato a lavorare, ma perché rappresenta il tentativo di reinterpretare e rinnovare la gamma più ricca di storia e tradizione per il cantiere, ovvero quella dei motoryacht plananti.

In proposito Bernardo Zuccon ha dichiarato: «Sono molto felice del percorso progettuale intrapreso, perché ho sempre dichiarato come fosse quasi un dovere morale la spinta a indagare su nuove tipologie abitative da poter offrire al mercato, non tanto in termini stilistici quanto nella possibilità di alterare alcuni equilibri funzionali che permettano a chi vivrà la barca di trovare nuovi potenziali scenari».

Il designer ha anticipato che il Sanlorenzo SL102 si distinguerà, in particolare, per un innovativo impianto asimmetrico, dove luoghi e flussi della vita di bordo saranno ridefiniti in una chiave differente. Diversi saranno i punti di vista, gli ambiti funzionali e le opportunità di percepire il mare da prospettive nuove e dinamiche, che cambieranno continuamente muovendosi a bordo.

Quanto al Sanlorenzo SX72, Zuccon definisce il progetto come l’occasione «per dare continuità a un affascinante percorso di ricerca intrapreso dal cantiere, ancora una volta impegnato nella realizzazione di un prodotto che possa raccontare una nuova storia in termini di vita di bordo e di stile». Spazi e ambiti, dunque, sono pensati anche qui per valorizzare al massimo il legame con il primario significato per cui le barche vengono acquistate, ovvero vivere il mare nella sua più limpida espressione. In questo progetto le barriere cadono e la barca si apre al mare attraverso un’interpretazione semplice e diretta, dove tutto entra in relazione con il contesto marino. Secondo Zuccon «si profila una storia tutta nuova e affascinante, che non riguarda solo Sanlorenzo ma la nautica nel suo complesso».

  • condividi l'articolo
Domenica 20 Maggio 2018 - Ultimo aggiornamento: 08-09-2018 22:50 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
COMMENTA LA NOTIZIA
0 di 0 commenti presenti