La nuova Peugeot 108 prenderà il posto della 107

Peugeot 108, zampata del Leone
tra le piccole sfiziose e di tendenza

di Giampiero Bottino
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MILANO - Cambiano pelle le tre gemelline franco-giapponesi che saranno tra le protagoniste assolute al prossimo Salone di Francoforte. Per Citroën C1, Peugeot 107 e Toyota Aygo, le city car che nascono nella fabbrica ceca di Kolin nata nel 2005 per dare seguito alla joint venture siglata tre anni prima tra i gruppi Toyota e PSA e accreditata di oltre 2 milioni di auto - equamente divise tra i tre brand - prodotte finora.

Viva la differenza. Tra gli obiettivi del rinnovato accordo c'è anche quello di tentare una maggiore differenziazione estetica, missione tutt'altro che facile per un progetto che in nome della riduzione dei costi condivide praticamente tutto. In che misura il traguardo sia stato raggiunto, lo si potrà verificare solo al Salone, confrontando direttamente il look delle tre vetture. Il gruppo francese ha però deciso di giocare d'anticipo: Citroën non aspetterà l'appuntamento svizzero, ma alzerà il velo sulla nuova C1 il 24 febbraio, mentre Peugeot ha già scoperto (parzialmente) le carte con immagini e informazioni della neonata.

Voglia di cambiare. In effetti, rispetto al precedente modello le differenze sono abissali. A cominciare dal nome, che Peugeot è stata l'unica a cambiare: in omaggio alla nuova filosofia «battesimale» della casa, che prevede il mantenimento dell'8 finale su tutti i futuri modelli, la seconda generazione della city car è stata battezzata 108. Completamente diverso anche il look, più moderno e aggressivo, caratterizzato da un frontale che segna il trionfo del family feeling, allineato com'è ai nuovi dettami stilistici della casa. A dare vivacità allo sguardo concorre l'ormai irrinunciabile ricorso alle luci a Led, che caratterizzano sia il contorno dei gruppi ottici, sia le luci diurne che circondano i fendinebbia. Del tutto cambiata, almeno a giudicare dalle foto, è anche la silhouette della vettura.

La svolta. La novità di maggiore impatto è però costituita dalla declinazione della gamma che, accanto alle tradizionali carrozzerie a 3 e 5 porte, propone adesso anche l'inedita versione decapottabile con il tetto in tela che si ripiega elettricamente scorrendo tra le fiancate con differenti ampiezze di apertura. Una soluzione simile a quella adottata dalla 500 Cabrio alla quale la piccola del Leone sembra a nostro avviso strizzare l'occhio. I dettagli ricercati, la vivacità e la scelta dei colori, spesso inediti ed esotici, la disponibilità delle livree bicolori fanno pensare che la 108 possa sentirsi a proprio agio anche tra le vetture trendy e sfiziose di cui la 500, piuttosto che la Opel Adam, sono tra le city car le interpreti più qualificate.

Salto di qualità. A confermare la voglia di guardare in alto della 108 concorrono alcune dotazioni tecnologiche come il grande display touch screen da 7 pollici, il sistema di accesso e avviamento senza chiave, la climatizzazione automatica, i retrovisori riscaldabili a comando elettrico. Ma soprattutto si punta molto su quella che è un'indiscussa prerogativa elle fashion car: la personalizzazione. Che la Peugeot affida sostanzialmente a sette diversi temi denominati Dressy, Dual, Kilt, Diamond, Barcode e Tattoo, e ai tre ambienti interni Porcelaine, Aikinite e Porcelaine Aikinite. Il tutto inquadrato nei consueti livelli di allestimento Access, Active e Allure.

Connettività. I collegamenti con il mondo, ormai irrinunciabili soprattutto sulle auto che guardano al pubblico più giovane, vengono gestiti tramite il display da 7 pollici che non si limita a occuparsi di radio, computer di bordo e assetti della vettura, ma diventa una vera centrale di comunicazione e informazione. Merito della funzione Mirror Screen che permette di integrare nell'auto gli smartphone, gestendone attraverso lo schermo tattile tutte le funzionalità compatibili con l'uso in automobile.

La tecnica. Lunga solo 3,47 metri, e conferma la sua vocazione urbana con un raggio di sterzata inferiore ai 5 metri. Il bagagliaio è decisamente generoso, considerate la dimensioni dell'auto: il volume è di 196 litri, che scendono a 180 se al posto del kit di riparazione si opta per la ruota di scorta, mentre salgono a 750 abbattendo gli schienali dei sedili posteriori. I due motori disponibile sono entrambi 3 cilindri a benzina: il «mille» da 68 cv con 95 g/km di CO2 se abbinato al cambio manuale a 5 marce, che diventano 97 g/km con il cambio pilotato ETG5, e il nuovo 1.2 PureTech da 82 cv con cambio manuale che emette in media 99 g/km di CO2.

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Sabato 15 Febbraio 2014 - Ultimo aggiornamento: 13-06-2017 17:01 | © RIPRODUZIONE RISERVATA