la nuova Alfa Romeo 4C Spider: il concept è stato esposto al salone di Ginevra

Alfa Romeo 4C si scopre e diventa Spider:
è un concept, arriverà il prossimo anno

di Sergio Troise
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GINEVRA - Quando venne presentata l’Alfa 4C, venne spontaneo domandarsi se non fosse prevista anche una variante roadster, ovvero con tetto apribile. Le dimensioni compatte, quasi da storica barchetta, e la rigida struttura in carbonio lasciavano immaginare una opzione del genere, in linea con quanto fatto a suo tempo con la 8C. Ma in casa Alfa non si sbilanciarono: la parola più usata era “forse”. Una scelta strategica motivata dall’esigenza di non compromettere il lancio della 4C chiusa, supercar in formato tascabile sulla quale tanto si era lavorato, ma molto si era tentennato. Ora, a distanza di un anno, ecco svelato il segreto: la 4C Spider si farà. Arriverà all’inizio del 2015, ma l’avantpremiere è stata già celebrata al Salone di Ginevra, dove l’auto ha fatto girare la testa a chiunque si sia accostato allo stand del Biscione.

Disegnata dal Centro Stile Alfa Romeo, la 4C Spider conserva le dimensioni della versione chiusa, dalla quale eredita l’architettura a due posti secchi, la meccanica, il motore in posizione posteriore/centrale, la cellula in carbonio (realizzata dalla Adler di Napoli), ma senza il tetto acquista un fascino particolare, che la distingue nettamente dalla sorella con carrozzeria chiusa, richiamandosi ancor di più alla 8C. In casa Alfa si sbilanciano fino a dire che la 4C Spider “richiama anche il fascino della Giulietta Spider e del Duetto degli anni 50/60”. Una forzatura che non trova riscontro nell’architettura totalmente diversa (le storiche spider del Biscione montavano il motore davanti) e nel totale distacco stilistico: dolci, eleganti, affascinanti le spider del passato; tosta, aggressiva e corsaiola la 4C spider di oggi.

Come per la coupè, anche la 4C Spider garantirà un rapporto peso/potenza ai vertici della categoria, con prestazioni di spicco grazie a un peso totale a secco inferiore ai 1.000 kg. Per arrivare a tanto si è lavorato sui dettagli. Come dimostra la scelta di sostituire il lunotto posteriore in vetro con il proseguimento in SMC (SheetMoulding Compound) della carrozzeria, che accoglie i poggiatesta e il roll-bar. L’SMC – vale la pena sottolinearlo - è un materiale nettamente più leggero rispetto all’acciaio e all’alluminio, oltre a essere più malleabile. Inoltre non si deforma in caso di piccoli urti e resiste molto bene agli agenti chimici e atmosferici. Se non bastasse, disperde la rumorosità, a tutto vantaggio del comfort acustico, che su un’auto scoperta può diventare un problema.

L’efficienza aerodinamica non è mutata. Secondo le informazioni fornite dalla Casa, il lavoro dei progettisti è stato finalizzato ad ottenere sulla versione scoperta i medesimi risultati raggiunti sulla coupè, e dunque l’auto dovrebbe mantenere un comportamento deportante in grado di assicurare la migliore stabilità anche alle alte velocità. Inoltre l’Alfa assicura che “è stato possibile ridurre al minimo la turbolenza dell’aria nell’abitacolo con la capote aperta, rendendo quindi possibile un viaggio egualmente confortevole anche in plein air e a velocità sostenuta”. All’interno spicca la fibra di carbonio utilizzata per la realizzazione della cellula centrale, lasciata a vista per esaltare il senso di unicità, di tecnologia e leggerezza. A differenza che sulla coupè, piuttosto spartana negli allestimenti interni, sulla Spider esibita a Ginevra si è vista una particolare selleria in cuoio, frutto del miglior made in Italy artigianale. Un tocco d’eleganza che non guasta.

Esternamente si notano invece piccoli dettagli, come i proiettori anteriori “sotto lente”, nuovi cerchi in lega a diametro differenziato (18 pollici davanti, 19 dietro), anello del parabrezza e copri roll-bar in carbonio. E’ sperimentale, sulla 4C Spider, il sistema di scarico centrale a doppio stadio. I terminali, in titanio e carbonio, sono forniti dalla Akrapovic, che è una società specializzata nella fornitura di impianti di scarico per MotoGp, Superbike, Supersport, Motocross ed Enduro. Tra le peculiarità di questo nuovo impianto, la possibilità di scegliere tra due setup diversi, uno per la guida rilassata, ed uno più aggressivo (e rumoroso) per la guida sportiva. Uno specifico setup è stato studiato anche per le sospensioni, in modo da garantire lo stesso feeling e piacere di guida della 4C chiusa.

Il motore è sempre il 4 cilindri turbo di 1750 cc con basamento in alluminio e potenza di 240 cv/350 Nm. Il cambio resta il TCT a 6 marce, utilizzabile sia in modalità automatica sia manovrando i paddles al volante. Naturalmente non manca il selettore DNA, con il quale è possibile mutare il comportamento dell’auto e le condizioni di guida, scegliendo tra le modalità Dynamic, Natural, All-Weather e Race. Presto per conoscere il prezzo, in quanto la versione definitiva di questo modello arriverà soltanto all’inizio del 2016. Presumibilmente, comunque, la differenza rispetto alla versione chiusa della 4C non sarà abissale, e dunque il prezzo della 4C Spider non si dovrebbe discostare di molto dai 60.000 euro.

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Lunedì 10 Marzo 2014 - Ultimo aggiornamento: 13-06-2017 17:02 | © RIPRODUZIONE RISERVATA