Herbert Diess, ceo del Gruppo Volskswagen

Volkswagen Group accelera su elettrificazione, 70 modelli in 10 anni e 22 ml di EV prodotte entro il 2028

di Mattia Eccheli
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WOLFSBURG – Nel gruppo Volkswagen l'assunzione di responsabilità ha una cifra: 22 milioni. Cioè il numero di veicoli elettrici che il colosso tedesco conta di produrre nell'arco di 10 anni. Un “aggiornamento” di 7 milioni rispetto agli annunci precedenti, quando si parlava di 15 milioni per la cosiddetta “prima onda” di auto a batterie. Che significa anche 70 nuovi modelli entro il 2028: 20 in più rispetto a quelli annunciati finora. L'offensiva a zero emissioni è senza confini e non riguarda soltanto la circolazione, ma la stessa produzione. Entro il 2050 il gruppo Volkswagen ottenere un bilancio neutrale di CO2.
 

 

«Cambieremo radicalmente – ha promesso Herbert Diess, il Ceo – Ci assumiamo responsabilità in merito alle tendenze del futuro, in particolare per quanto riguarda con la salvaguardia del clima». La progressiva ed inevitabile elettrificazione della gamma è solo uno degli impegni del gruppo Volkswagen, che guarda con rispetto ad ambizione all'accordo di Parigi. La decarbonizzazione riguarderà ogni aspetto: dalla flotta alla produzione (la fabbrica Audi di Bruxelles è già neutrale per le CO2 e Zwickau è il primo sito VW che ha subito una analoga conversione) fino all'amministrazione.

La piattaforma modulare elettrica, la Meb, che il gruppo intende mettere a disposizione anche di altri costruttori, è lo strumento con il quale Diess intende scardinare il mercato. È una architettura che ha comportato grandi investimenti e che ne richiede altri: il colosso avrà speso oltre 30 miliardi entro il 2023 per aggiornare la gamma. Tanto che stima una quota del 40% di veicoli elettrici della propria flotta entro il 2030. Un obiettivo ambizioso. Audi ha aperto la strada con la e-Tron, cui seguirà la Porsche Taycan. E con l'anno prossimo arriveranno le auto per il mercato di massa: dalla prima ID alla Seat el-Born.
 

La svolta verde è accompagnata da un radicale intervento sulla filiera: anche i fornitori dovranno impegnarsi nell'abbattimento delle emissioni. Con Lg, Chem, Ski e Catl il gruppo Volkswagen ha già siglato intese pluriennali per le batterie. Ma il colosso tedesco sta prendendo in considerazione anche l'ipotesi di una partecipazione diretta nella produzione di celle in Europa. I governi di Germania e Francia “cinguettano” attorno a questo progetto.

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Martedì 12 Marzo 2019 - Ultimo aggiornamento: 12:35 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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