La sede Renault

Renault taglia 15mila posti di lavoro nel mondo di cui 4.600 in Francia. Un piano di risparmio da 2 miliardi di euro

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PARIGI - Il gruppo Renault ha annunciato un drastico piano di risparmi per oltre 2 miliardi di euro su tre anni, che prevede la soppressione di circa 15mila posti di lavoro nel mondo, 4.600 dei quali in Francia. ‘Le difficoltà incontrate dal gruppo, la grande crisi attraversata del settore automotive e l’urgenza della transizione ecologica sono gli imperativi che inducono la società ad accelerare la sua trasformazionè, indica un comunicato. Il piano prevede ‘un miglioramento dell’efficienza e una riduzione dei costi di impiantisticà per circa 800 milioni di euro, ‘l’ottimizzazione della produzione« con risparmi per circa 650 milioni con una revisione della capacità di produzione globale da 4 milioni di veicoli nel 2019 a 3,3 milioni nel 2024, una ‘maggiore efficienza delle funzioni di supporto» per 700 milioni.

Il costo stimato per la realizzazione del piano è di 1,2 miliardi di euro, precisa il gruppo. ‘In un contesto fatto di incertezze e complessità, questo progetto è vitale per garantire una performance solida e duraturà, sottolinea la ceo ad interim, Clotilde Delbos, citata nel comunicato. Il gruppo ha accusato lo scorso anno la sua prima perdita netta in 10 anni. In Francia il gruppo, di cui lo stato è primo azionista con il 15%, sarà organizzato su «aree strategiche che hanno un futuro promettente»: i veicoli elettrici, i veicoli commerciali leggeri, l’economia circolare e l’innovazione ad alto valore aggiunto, precisa Renault. Più nel dettaglio, il piano prevede a livello di ‘ottimizzazione della produzionè, la sospensione dei progetti di aumento della capacità in Marocco e Romania, lo studio dell’adattamento delle capacità di produzione in Russia, lo studio della razionalizzazione della produzione delle scatole del cambio nel mondo.

In Francia saranno sei gli impianti coinvolti nella ristrutturazione e ‘le ipotesi di lavorò saranno soggette a «profonde consultazioni» con tutte le parti interessate, in particolare le parti sociali e le autorità localì. Nel sito di Flins, al centro di molte polemiche nei giorni scorsi per le voci di una sua chiusura, il gruppo prevede ‘la creazione di un ecosistema di economia circolare, incluso il trasferimento delle attività di un altro sito, quello di Choisy-le Roi. È prevista ‘una riflessione sulla riconversionè dello stabilimento di Dieppe, una volta terminata la produzione della Alpine A110. Per le fabbriche di Douai e Mabeuge si prevede la creazione di ‘un centro di eccellenzà per i veicoli elettrici e i veicoli commerciali leggeri.

Quanto alle Fonderie de Bretagna, ‘ Renault sta avviando una revisione strategicà. Il piano prevede anche il trasferimento della quota di Renault nella Dongfeng Renault Automotive Company in Cina alla Dongfong Motor Corporation e la cessazione delle attività sulle auto termiche a marchio Renault nel mercato cinese. Il gruppo Renault, fondato nel 1898, è presente in 134 Paesi e ha venduto circa 3,8 milioni di vicoli nel 2019. Attualmente ha oltre 180mila collaboratori dispone di 40 siti di fabbricazione e di 12.700 punti vendita nel mondo.

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Venerdì 29 Maggio 2020 - Ultimo aggiornamento: 01-06-2020 14:18 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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