Gaetano Thorel Ceo di Groupe PSA Italia

Per Groupe PSA Italia forte impegno nella transizione energetica. Ceo Thorel: «Dobbiamo pensare ad automobili con la spina»

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MILANO - Due categorie che operano apparentemente su posizioni opposte - i regolatori della mobilità urbana e i produttori di auto - debbono e possono trovare un concreto punto d'incontro e di collaborazione quando si guarda al futuro delle grandi città e alla qualità della vita per chi vi risiede o semplicemente vi lavora. E' quanto è emerso al termine del talk 'The new urban mobility: sustainable, safe and accessible' organizzato nell'ambito di Milano Design City, la manifestazione internazionale dedicata alla cultura del progetto e dell'innovazione. Partendo dal tema della riprogettazione degli spazi urbani, della sostenibilità e dell'economia circolare, il moderatore del Federico Parolotto, senior partner di Mobility in Chain, ha stimolato il confronto fra Gaetano Thorel Ceo di Groupe PSA Italia con Valentino Sevino direttore dell'area pianificazione mobilità di AMAT che è l'Agenzia Mobilità Ambiente e Territorio di Milano.

Thorel, senza indugi, ha spiegato che una delle azioni più urgenti per decarbonizzare il Paese ''è il pensare ad automobili con la spina che ricevono energia possibilmente rinnovabile'', una affermazione in linea con la strategia del gruppo francese - prossimo partner di FCA in Stellantis - che prevede un percorso di elettrificazione, anche alla luce dei cambiamenti introdotti dalle emergenze climatiche e sanitarie che prevede l'offerta per ogni modello della gamma di auto e di mezzi commerciali di una variante elettrificata già entro il 2025. Il Ceo di Groupe PSA Italia ha sottolineato, però, che parlare di mobilità elettrica non riguarda ''soltanto l'acquisto ma deve comprendere le opportunità per dare a tutti la possibilità di spostarsi in modo sostenibile'' come avviene con i veicoli con la spina. A riguardo ha ricordato l'esempio di Ami, il quadriciclo a batteria che Citroen ha portato a Milano Design City all'interno dello spazio Time to Be My Ami' allestito in collaborazione con il Centro Stile Citroen di Parigi in occasione del debutto nel nostro Paese.

''Per le sue dimensioni - ha sottolineato Thorel - Ami utilizza mezzo parcheggio, quindi ha un basso impatto sugli spazi della città. E si carica come un cellulare, direttamente alla spina di casa''. Ma per arrivare ad una mobilità sostenibile che sia sicura e accessibile - ha detto Il Ceo di Groupe PSA Italia - occorrono auto come Ami che hanno ''un costo industriale molto contenuto'' anche attraverso soluzioni come le porte di Ami ''che sono parts identiche e si usa due volte la stessa''. Nella piccola elettrica di Citroen, per abbattere i costi e quindi il prezzo per il cliente ''non c'è il cruscotto, visto che si usa lo smartphone'' e anche da punto di vista dell'impatto economico - ha detto Thorel - Ami è proprio come un telefonino, si paga un abbonamento mensile inferiore a 20 euro al mese''.Il talk 'The new urban mobility: sustainable, safe and accessible' è però servito anche per ribadire da parte di PSA come l'impegno dei costruttori nell'innovare i prodotti, nel perfezionare le tecnologie di propulsione e nel proporre nuove modalità di accesso all'uso dell'auto deve essere accompagnato da adeguati interventi dei Governi e delle Amministrazioni locali. ''L'industria ha investito miliardi in queste trasformazioni - ha sottolineato Thorel - e ciò dimostra la volontà di attuare il cambiamento energetico. Però serve anche l'aiuto dei regolatori e dei policy maker. Questa è una sfida sociale dove ognuno deve fare la sua parte''.

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Giovedì 8 Ottobre 2020 - Ultimo aggiornamento: 10-10-2020 13:18 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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