La fabbrica Nissan di Sunderland con la prima Juke uscita dopo la chiusura per Covid 19

Nissan, dopo 3 mesi impianto Sunderland riparte da Juke. Misure per garantire sicurezza operai

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SUNDERLAND - Riprendono le operazioni presso lo stabilimento Nissan di Sunderland. Dopo circa tre mesi, l'impianto della casa nipponica ha riavviato l'attività con il nuovo Nissan Juke come primo modello ad essere prodotto. Le attività riprendono a seguito di una lunga preparazione per garantire ai dipendenti un ritorno al lavoro in totale sicurezza.

''È bello vedere di nuovo i veicoli uscire dalla linea di produzione, incluso il nuovo Nissan Juke - ha dichiarato Alan Johnson, Nissan Vice President Manufacturing nel Regno Unito -. È la testimonianza delle abilità e della dedizione del personale che ha reso possibile la ripresa delle attività di produzione nel rispetto di tutte le misure di sicurezza''.

Tra le altre misure adottate, figurano la separazione tra gli operatori, attraverso schermi, barriere e divisori, così come l'individuazione di percorsi predefiniti nell'intero sito. Le aree e i tempi di pausa sono stati rivisti per garantire il distanziamento interpersonale e rimuovere i punti di contatto. Il personale sarà dotato di tutti i dispositivi di protezione individuale necessari per operare in sicurezza.

I veicoli prodotti verranno consegnati in tutta Europa e per questo sono state introdotte nuove misure di salute e sicurezza per la rete di concessionarie, in linea con le raccomandazioni dei governi locali, realizzando una guida sulle procedure di distanziamento, di ulteriori dispositivi di sicurezza e di specifiche norme igieniche e di sanificazione degli ambienti e dei veicoli.

Attraverso l'applicazione di queste misure, Nissan ha riaperto oltre il 95% della propria rete di concessionarie in Europa. Tutti gli showroom nei Paesi Baltici, Bielorussia, Belgio, Danimarca, Francia, Finlandia, Germania, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Norvegia, Polonia, Svezia, Svizzera e Ucraina hanno ripreso completamente le attività. Quelli in Portogallo, Spagna e Regno Unito sono quasi tutti operativi mentre i concessionari in Russia sono ancora parzialmente aperti.

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Mercoledì 10 Giugno 2020 - Ultimo aggiornamento: 15-06-2020 11:14 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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