La sede Ktm

Ktm: le moto austriache in amministrazione controllata, pesa un debito da 1,8 mld. Futuro incento anche in MotoGp

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Il produttore austriaco di moto da corsa Ktm è stato posto in amministrazione controllata dopo aver accumulato 1,8 miliardi di euro di debiti. A dichiararlo due associazioni di tutela dei creditori. “Lo stock di moto invendute ammonta attualmente a circa 130.000 unità a causa del calo della domanda nel mercato statunitense e degli elevati costi di produzione in Austria”, ha dichiarato una delle associazioni, Ksv1870, in un comunicato. Secondo l’associazione si tratta della “più grande procedura di insolvenza dal 2000 nella regione industriale della Bassa Austria”, che ha colpito 2.380 dipendenti e più di 1.600 creditori. Martedì scorso Ktm nel suo sito web aveva annunciato di voler avviare “una procedura di ristrutturazione legale” con l'obiettivo di concluderla entro 90 giorni. Secondo l'associazione dei creditori Creditreform, il numero di insolvenze in Austria nei primi nove mesi del 2024 è aumentato del 23% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente e il Paese si sta “avviando verso un anno record”. “Il motivo è un mix tossico di calo delle esportazioni, crollo dei consumi interni e alti costi del lavoro, dei materiali e dell'energia, uniti a una regolamentazione dilagante” che rende l'Austria poco competitiva.

«Tra maggio e luglio nessuno aveva avvisaglie, nemmeno i mercati finanziari che penso siano molto attenti a queste cose. Non c'era nessun sintomo di un crollo di questo genere» . Lo dice Carlo Pernat, manager di Enea Bastianini, a Tutti Convocati su Radio 24, riguardo la grossa crisi finanziaria che sta colpendo il colosso delle moto KTM. «Quando io sono andato a firmare in luglio il contratto per Bastianini - continua Pernat a Radio 24 - ci aveva ricevuto il responsabile reparto corse Sterlacchini e il direttore sportivo Francesco Guidotti, tutto era tranquillo: un bel contratto di due anni, in quel momento KTM era la prima forza che combatteva la Ducati e fine del discorso. Passano tre giorni e viene allontanato Sterlacchini, passa un mese o due e viene allontanato Guidotti, passano tre mesi e si parla di un debito finanziario di due miliardi e mezzo o tre - ricorda Pernat - La cosa è stata nascosta sicuramente bene: c'era un calo di vendita, ma il calo di vendita c'era da tutte le parti, vista la situazione europea che non dava adito a questi numeri che sono pazzeschi».

«Oggi quello che posso dire è che a noi è arrivata una mail da parte di KTM che dice che l’amministrazione ‘controllata’ è di tre società e il reparto corse è fuori da queste tre società. Questa è già una cosa ufficiale. Non è un messaggio su Whatsapp, ma è una mail - afferma il manager genovese a Tutti convocati - Noi confidiamo che Red Bull, che ha confermato la sponsorizzazione, sia ancora a fianco di KTM per fare il Motomondiale. Oggi è chiaro che la situazione è drammatica. Posso anche dire che ci sono i meccanici, come il nuovo capotecnico di Bastianini che è in Austria che sta lavorando sulla moto per prepararla per le prove di febbraio. Per me si corre al 90%, è chiaro che gli sviluppi sono un grosso punto interrogativo».

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Giovedì 5 Dicembre 2024 - Ultimo aggiornamento: 09:46 | © RIPRODUZIONE RISERVATA