Bloomberg, la Ue abbasserà dazi su Tesla e altri veicoli elettrici cinesi
Germania, ecco perché il mercato è crollato del 28% in agosto. Flessioni ancora più pesanti per i marchi cinesi
Bmw, in luglio per prima volta in Europa vendute più auto elettriche di Tesla
Male l'Italia, peggio la Germania, il mercato automobilistico europeo dei riferimento. Lo scorso mese i volumi sono crollati del 27,8% a 197.322 unità, ma è doveroso ricordare che nel settembre del 2023 scadevano gli incentivi per l'acquisto delle auto elettriche aziendali e quindi in agosto si era registrata una corsa alle immatricolazioni, che all'epoca avevano chiuso a +37%. Non a caso lo scorso mese la quota privati è scesa “solo” del 18% (quasi il 35% dei volumi), con una flessione che è di poco inferiore alla metà rispetto a quella delle aziendali (-32%).
Anche il dato sulle immatricolazioni delle auto elettriche conferma l'anomalia di agosto rispetto allo stesso mese del 2023: ne sono state targate 27.024 (appena 3.000 in meno rispetto a luglio, ad esempio), ma dal punto di vista percentuale si tratta di un crollo di quasi il 70%. Il paragone sul mese è pertanto ingeneroso. Resta il fatto che con poco più di 1,907 milioni di auto nuove vendute, indipendentemente dall'alimentazione, il bilancio dall'inizio dell'anno è comunque passato in negativo, seppur di poco (-0,3%).
La quota delle Bev si è attestata al 13,7%, che sommata a quelle delle elettrificate (35,1%, in calo dell'1,5%: la retromarcia delle plug-in è stata del 6,8%), sfiora il 49%. Immediato l'effetto sulle emissioni medie di Co2 della flotta di nuova immatricolazione: +23,7% a quasi 118 g/km. Agosto è stato un mese difficile per quasi tutti i grandi marchi. Fanno eccezione Morgan (+140%), sempre guidata dal manager italiano Massimo Fumarola, Lucid Motors (+44%), Lotus (+37%), Iveco (+22%), Volvo (+19%), Lexus e Peugeot (+17%) e Ferrari (+4,5%).
Nel mese, tra le flessioni più significative ci sono quelle dei marchi cinesi come la Byd (-89% e -38% da inizio anno), che ha sponsorizzato i campionati europei di calcio ospitati proprio dalla Germania, come la Great Wall, con percentuali e quote di mercato praticamente identiche, e come la MG (-76%, ma +14% da gennaio in poi). Anche Tesla è scivolata (-66%), ma si consola con la progressione di quasi il 45% (oltre 26.000 immatricolazioni) registrata finora nel 2024. Skoda si è confermato il primo marchio di importazione con il 7,3% di quota: in agosto ha chiuso in parità e nei primi 8 mesi vanta una forte progressione (+23%).