Ferrari, crescono gli utili (503 milioni +7,6%) e i ricavi (1,76 mld +7,4%) nel trimestre. E il titolo corre in Borsa: +3,34%

GP di San Paolo, libere: doppietta McLaren con Norris-Piastri, Ferrari in fondo alla classifica

Ferrari, crescono gli utili (503 milioni +7,6%) e i ricavi (1,76 mld +7,4%) nel trimestre. E il titolo corre in Borsa: +3,34%

Ferrari, Vigna: «Il nostro piano finanziario per il decennio è ambizioso: 9 mld di fatturato e margine ebitda del 40%»
Migliorano i ricavi e la redditività di Ferrari che chiude il terzo trimestre 2025 con risultati in crescita, superiori alle attese, e conferma le stime finanziarie indicate nel Capital Markets Day. I ricavi netti sono pari a 1,76 miliardi, in crescita del 7,4% rispetto a un anno fa con 3.401 consegne, praticamente invariate. L'utile operativo è pari a 503 milioni, in aumento del 7,6% rispetto al 2024 con un margine pari al 28,4%, l'utile netto a 382 milioni (+2%), l'ebitda a 670 milioni (+5%), con un margine pari al 37,9%. La generazione di free cash flow industriale ammonta a 365 milioni. Il mercato apprezza i conti trimestrali: il titolo corre in Borsa e chiude la giornata con un balzo del 3,34%. «Proseguiamo nel nostro percorso di sviluppo con convinzione e forte visibilità. Al Capital Markets Day abbiamo definito una traiettoria chiara nell'interesse di lungo termine del nostro marchio, ponendo le basi per una crescita sostenibile al 2030» commenta l'amministratore delegato Benedetto Vigna che ricorda i numeri dell'«ambizioso piano finanziario»: 9 miliardi di euro di fatturato, margine ebitda del 40% e margine ebit del 30%.
Il portafoglio ordini si estende ben oltre il 2027, sostenuto dai lanci della famiglia Testarossa e della Amalfi. Quanto al lieve calo delle vendite in Usa Vigna spiega che non c'è stato alcun impatto dai dazi: i prezzi aumenteranno fino al 5% e non più al 10% come accadeva con le tariffe al 27,5%. «Sul fronte dei prodotti - spiega Vigna - continuiamo a offrire ai nostri clienti la massima libertà di scelta in termini di propulsione, non costringeremo nessuno a comprare l'elettrica. In qualità di leader, ci assumiamo la responsabilità di dimostrare che la nostra interpretazione della tecnologia elettrica, espressa dalla Ferrari Elettrica, sarà ancora una volta fonte di innovazione». Il manager è fiducioso sul modello elettrico che la casa di Maranello ha iniziato a svelare il 9 ottobre. «Dopo il Capital Markets Day ho incontrato diversi clienti negli Stati Uniti, in Corea, in Cina e in Italia - racconta - e tutti hanno apprezzato il modo in cui abbiamo presentato il nostro modello elettrico. Ecco cosa mi hanno detto: le auto elettriche sono generalmente pesanti come elefanti e non divertenti da guidare.
Avete fatto bene a investire in sistemi elettronici attivi per trasformare l'elefante in un cavallo e coinvolgere i piloti con i comandi al volante, come in tutte le Ferrari. Non vediamo l'ora di guidarla. Possiamo continuare a essere innovativi se manteniamo il ritmo del cambiamento e avere i tre propulsori nel nostro portafoglio è un chiaro vantaggio, soprattutto per le generazioni più giovani». A confermare «la forte fiducia nel futuro» c'è anche la decisione di completare l'attuale programma di riacquisto di azioni entro il 2025, ancora una volta con un anno di anticipo rispetto al previsto. Sul fronte sportivo Vigna lancia un messaggio chiaro: «Puntiamo a vincere, vogliamo continuare ad avere successo nell'endurance e tornare alla vittoria in Formula 1. Lo dobbiamo ai nostri tifosi, per alimentare la loro passione e il lato inclusivo del nostro brand».




