Sergio Marchionne e John Elkann

Fca, trimestrale da record: l'utile supera il miliardo (+59%), ridotto ancora il debito

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TORINO - Fca ha chiuso il primo trimestre Del 2018 con un utile netto di 1,021 miliardi di euro, in rialzo del 59% rispetto allo stesso periodo di un anno fa. I ricavi netti ammontano a 27,027 miliardi, in calo del 2%, quando l’ebit adjusted ammonta a 1,611 miliardi (+5%). L’utile netto adjusted è pari a 1,038 miliardi (+55%). L’indebitamento industriale netto è sceso a 1,313 miliardi di euro dai 2,39 miliardi a fine 2017. I ricavi risultano in linea con le attese, mentre l’ebit è inferiore alle stime. Fca ha confermato le stime per l’anno in corso, con ricavi netti di circa 125 miliardi di euro, un ebit adjusted uguale o superiore a 8,7 miliardi, un utile netto adjusted di circa 5 miliardi di euro e una liquidità netta industriale di circa 4 miliardi di euro.

Nel primo trimestre dell’anno, Fca ha registrato consegne globali complessive di 1.204.000 veicoli, in aumento del 5%, grazie soprattutto alle performance delle aree Nafta e Latam e all’incremento del 37% delle consegne globali di Jeep. Il calo del 2% dei ricavi, si specifica nella nota del gruppo automobilistico, è dovuto soprattutto all’impatto negativo dei cambi di conversione. A cambi omogenei l’aumento dei ricavi è del 9%. Il gruppo definisce il primo trimestre dell’anno record con l’ebit ajusted salito del 5% e un margine migliore di 50 punti base al 6%. Per quanto riguarda il calo dell’indebitamento industriale netto a 1,3 miliardi, si segnala un calo degli investimenti di 0,9 miliardi di euro rispetto al primo trimestre 2017, principalmente per effetto del timing dei programmi. Il cash flow delle attività industriali è pari a 1 miliardo di euro, al netto dei minori investimenti.

La liquidità disponibile rimane alta a 19,4 miliardi di euro, dopo il rimborso di obbligazioni in scadenza per 1,3 miliardi. Guardando all’Eps diluito, nel primo trimestre 2018 è salito a 0,65 euro da 0,41 euro di un anno fa. L’Eps diluito adjusted è stato di 0,66 euro, in aumento da 0,43 euro del primo trimestre 2017. Guardando alle aree geografiche di presenza del gruppo Fiat Chrysler Automobiles, in quella Nafta le consegne sono aumentate del 6% a 646mila unità, i ricavi netti sono stati pari a 16,413 miliardi di euro, scesi del 4% (+10% a cambi costanti), con l’ebit adjusted di 1,216 miliardi, in calo del 2% rispetto al primo trimestre di un anno fa (+14% a cambi costanti), con il margine ebit adjusted salito di 10 punti base al 7,4%.

La quota di mercato negli Stati Uniti a fine trimestre è al 12,3%, in calo di 20 pb rispetto al primo trimestre 2017, con la quota di mercato retail al 12% (+30 pb) e il mix vendite alle flotte ridotto al 23% del totale vendite rispetto al 26% del primo trimestre 2017. Per quanto riguarda l’area Latam, le consegne sono aumentate del 31% a 132mila unità, i ricavi sono stati pari a 1,89 miliardi di euro (+13% e +35% a cambi costanti), con l’ebit adjusted positivo per 74 milioni, quando un anno fa era negativo per 20 milioni, con il margine al 3,9%. La quota di mercato è in calo di 150 pb al 16,3% in Brasile e in crescita di 150 pb al 12,6% in Argentina. In Area Apac, le consegne complessive sono scese del 15% a 56mila unità per effetto dei minori volumi della Jv cinese, quelle consolidate salite del 19% a 19mila unità, grazie soprattutto alla Jeep Compass.

I ricavi netti sono calati del 7% a 619 milioni di euro (+3% a cambi costanti), l’ebit adjusted è sceso del 52% a 10 milioni, soprattutto per l’aumento delle spese generali, amministrative e di vendita derivanti dal proseguimento delle attività di lancio commerciale di Alfa Romeo, con il margine calato all’1,6% dal 3,2%. Nell’area Emea, le consegne sono salite dell’1% a 345mila unità, con ricavi stabili a 5,64 miliardi di euro e l’ebit adjusted salito del 2% a 182 milioni e margine stabile al 3,2%. La quota di mercato in Europa (EU28+EFTA) risulta in calo di 30 pb al 6,7% per le autovetture e in aumento di 50 pb all’11,3% per i veicoli commerciali leggeri (LCV). Le vendite nella regione crescono del 42% per Jeep e del 15% per Alfa Romeo, Fiat in calo del 9%.

Per quanto riguarda Maserati, le consegne sono scese del 21% a 9.400 unità, con i ricavi netti scesi del 21% a 754 milioni di euro, l’ebit adjusted calato del 20% a 86 milioni e il margine aumentato di 10 punti base all’11,4%. Il calo delle consegne è essenzialmente per minori volumi della Levante, in parte compensati dalla crescita della GranTurismo e della GranCabrio. La divisione componenti (Magneti Marelli, Comau e Teksid), ha registrato ricavi netti in calo del 2% a 2,482 miliardi di euro (+4% a cambi costanti), con ebit adjusted stabile a 118 milioni (+8% a cambi costanti) e margine salito di 10 punti base al 4,8%. Per Magneti Marelli si conferma la prevista scissione delle attività tra la fine del 2018 e l’inizio del 2019, con prevista quotazione alla Borsa di Milano.

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Giovedì 26 Aprile 2018 - Ultimo aggiornamento: 28-04-2018 09:28 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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