I simboli dei due gruppi

Fca corre in borsa (+7%) dopo revisione fusione con Psa. Bene anche Exor: +4,2%

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 MILANO - Scatto di Fca ed Exor a piazza affari dopo l’annuncio della revisione dei termini della fusione con Psa, che darà vita a Stellantis, il quarto più grande costruttore automobilistico al mondo in termini di volumi. I titoli Fca, che nelle prime battute non riuscivano a fare prezzo, salgono del 5,84% a 10,564 euro mentre Exor guadagna il 4,2% a 51,16 euro. Nella tarda serata di ieri i due gruppi hanno deciso di tagliare il dividendo speciale che sarà distribuito da Fca ai suoi azionisti prima del closing, ora pari a 2,9 miliardi contro i 5,5 previsti in precedenza. Rivisto anche il destino del 46% detenuto da Psa in Faurecia, che sarà distribuito a tutti gli azionisti di Stellantis subito dopo il closing dell’operazione. La loro proprietà 50/50 di Stellantis, un gruppo che ora avrà a bilancio una liquidità di 2,6 miliardi di euro in più, rimarrà invariata. Corrette invece al rialzo le sinergie previste, in seguito ai “significativi progressi compiuti negli ultimi mesi dai gruppi di lavoro congiunti”, ora stimate in oltre 5 miliardi l’anno rispetto ai 3,7 miliardi precedenti, con costi una tantum lievitati a 4 miliardi da 2,8.

È previsto infine che i cda di Fca e Psa valutino una potenziale distribuzione di 500 milioni di euro agli azionisti di ciascuna società prima del closing per la fusione o, in alternativa, una distribuzione di un miliardo da corrispondere successivamente al closing a tutti gli azionisti di Stellantis. “La decisione di ridurre il dividendo è in linea con quello che ritenevamo la scenario più probabile al fine di preservare un’adeguata struttura finanziaria di partenza per Stellantis, anche se la revisione è superiore alle nostre attese”, commentano gli analisti di Equita, sottolineando d’altra parte che “le maggiori sinergie industriali più che compensano ogni revisione dei termini”. In ogni caso gli esperti continuano a dirsi “positivi”, dato che ‘la fusione rappresenta una delle poche storie di aggregazione con forte valenza industriale a livello europeo, in uno scenario che sta progressivamente migliorando rispetto ai minimi del secondo trimestrè. Quanto ad Exor, Equita ritiene che «l’attuale sconto sul Nav, salito al 34%, incorpori già questo newsflow negativo sullo swap ratio della fusione Fca-Psa».

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Martedì 15 Settembre 2020 - Ultimo aggiornamento: 17-09-2020 10:11 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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