
Elkann: «Rinvio multe Ue intervento di corto respiro. Serve piano europeo per concorrere con Cina e Usa. Urgente potenziare strutture ricarica»
«Le modifiche al regolamento Co2 annunciate due settimane fa dalla Commissione europea vanno nella direzione di posticipare gli oneri a carico dei costruttori che non riescono a rispettare gli obiettivi nel breve termine. Si tratta tuttavia di interventi di corto respiro, che non danno la necessaria certezza al mercato». Lo ha detto il presidente di Stellantis, John Elkann, durante la sua audizione in Parlamento. «In Acea (l’Associazione Europea dei Costruttori di cui facciamo parte) e in Clepa (che riunisce i fornitori automotive europei) auspichiamo di trovare il punto di sintesi capace di conciliare la sostenibilità ambientale con quella economica e sociale», ha aggiunto Elkann.
Il settore automobilistico europeo "si trova in una fase critica, dovendo far fronte alla crescente pressione esercitata dagli obiettivi normativi in materia di Co2 e alla diminuzione della propria competitività globale". Lo ha detto il presidente di Stellantis, John Elkann, in audizione davanti alle Commissioni riunite Attività produttive di Camera e Senato. "Questo settore è un esempio chiave della mancanza di pianificazione, a cui è stata imposta una rigida politica climatica senza aver creato le condizioni industriali che la favoriscano. Le norme sulla decarbonizzazione hanno creato un mercato frammentato e non omogeneo", ha spiegato Elkann.
«Il nostro settore fra 20 anni produrrà soprattutto automobili elettriche. Cina e Stati Uniti stanno definendo una politica industriale per l’auto, con normative e risorse orientate a raggiungere i loro interessi nazionali. Noi auspichiamo che ciò possa accadere presto anche in Europa. Perché in questo mestiere definire un quadro chiaro è fondamentale per tutti gli attori: costruttori, sindacati, fornitori, concessionari e clienti».
Per lo sviluppo della mobilità elettrica «è urgente potenziare l’infrastruttura di ricarica: la mancanza di una solida rete di colonnine scoraggia gli acquirenti di veicoli dall'optare per i modelli elettrici». Così il presidente di Stellantis, John Elkann, durante la sua audizione in Parlamento. «Nonostante i progressi compiuti negli ultimi anni, il ritmo di installazione rimane troppo lento e non sufficiente a convincere i clienti a passare all’elettrico. Quasi il 60% di tutte le stazioni di ricarica europee si trova in soli tre paesi: Germania, Francia e Olanda. In Italia ci sono meno di un terzo delle colonnine installate in Olanda», ha aggiunto Elkann, ricordando che «l'Acea ha chiesto alle istituzioni europee di intervenire per migliorare questo aspetto, fondamentale per la transizione energetica, usando gli strumenti a loro disposizione: la ricarica deve essere facile, accessibile a tutti e soprattutto veloce, oltre che conveniente da un punto di vista economico».