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Costruttori auto europei chiedono a UE valutazione impatto qualità aria Euro 6 prima di nuove normative antinquinamento

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MADRID - L’Associazione dei costruttori europei di automobili (Acea) ha chiesto una valutazione dell’impatto delle normative europee sulle emissioni Euro 6 ed Euro VI sulla qualità dell’aria prima di intraprendere nuove normative in questo settore. Come indicato dall’Acea, qualsiasi nuova azione normativa intrapresa dall’Unione Europea (Ue) deve essere giustificata tenendo conto dell’equilibrio tra i costi aggiuntivi in relazione ai benefici della qualità dell’aria. Pertanto, ha ricordato che le ultime normative Euro 6 ed Euro VI non sono ancora state pienamente attuate, per cui la necessità di una nuova regolamentazione deve essere valutata, secondo Acea, in primo luogo rispetto a quanto le misure esistenti produrranno.

I nuovi obiettivi in materia di CO2 spingeranno l’introduzione di un maggior numero di veicoli a basse e zero emissioni e tutti questi nuovi veicoli faranno la differenza per quanto riguarda l’obiettivo primario di un nuovo regolamento sulle emissioni inquinanti, che è quello di contribuire a migliorare la qualità dell’aria. Se lo abbiniamo a programmi di rinnovamento della flotta per aiutare l’industria a riprendersi dalla crisi attuale, l’impatto sarà ancora maggiore. «Qualsiasi azione giustificata intrapresa a livello europeo deve riguardare la semplificazione e la chiarezza normativa, e qualsiasi azione giustificata intrapresa a livello Ue deve definire una chiara tabella di marcia», ha affermato Acea. Pertanto, l’associazione dei costruttori europei ha fatto in modo che la Commissione Europea chiarisca, in questo periodo di «incertezza», che il contenuto delle attuali normative Euro 6 ed Euro VI, in modo che i costruttori possano continuare a vendere veicoli più puliti.

Quindi, la necessità di un nuovo regolamento Ue deve essere prima valutata rispetto a ciò che le misure Ue esistenti (e potenzialmente nuove misure) produrranno per il miglioramento della qualità dell’aria per determinare se sono necessari nuovi regolamenti Ue per colmare eventuali lacune, o forse altre misure potrebbero essere più proporzionate. I veicoli pesanti non sono «auto più grandi». In effetti, il settore dei veicoli pesanti è molto diverso e con esigenze commerciali diverse, anche per il settore dei veicoli commerciali leggeri che si trova un pò nel mezzo. Qualsiasi futura normativa Ue deve essere adatta allo scopo per tutti i veicoli e per le loro esigenze commerciali. L’industria automobilistica è un business globale e la tecnologia di controllo delle emissioni applicata ai nuovi veicoli sta diventando simile, specialmente nei principali mercati globali. Pertanto, qualsiasi azione intrapresa a livello Ue deve tenere conto dei benefici dell’armonizzazione globale dei regolamenti proporzionali - questo sarebbe altamente vantaggioso per l’industria Ue che opera in molti mercati globali.

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Giovedì 28 Maggio 2020 - Ultimo aggiornamento: 29-05-2020 14:38 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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