Un'auto ibrida plug-in

Continua la crescita record per le ibride plug-in in Europa: +152% a marzo. Sempre in calo le vetture diesel (-31%) e benzina (-10%)

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 TORINO - Continua in Europa il calo delle auto diesel e a benzina. Per le diesel la flessione è del 31,4% a marzo e del 46,9% nel trimestre, con una quota del 10,8% nel mese e dell’11,4% nei tre mesi, mentre le vendite di auto a benzina si riducono del 10% a marzo con il 48,4% di quota e perdono il 28,4% nel cumulato, con il 49,2% di quota. Le vetture ibride plug-in, invece, registrano la più alta crescita di sempre in termini di volumi, +152,2% nel mese (6,1% di quota) e +93,6% nel trimestre, con il 6,3% del mercato. I dati sono dell’Anfia. Anche le Bev, che rappresentano il 7,7% del mercato a marzo, riportano una notevole crescita nel mese, +88%, e nel cumulato (+74%). A marzo, crescita a tre cifre per le mild-hybrid diesel, +127,5% e le mild-hybrid a benzina, +140,9%, mentre le full-hybrid chiudono a +42%. Da inizio anno, le full-hybrid crescono dell’11,6% con una quota del 7,4%, le mild-hybrid diesel aumentano dell’88% e valgono il 7,6% del mercato e, infine, le mild-hybrid a benzina aumentano del 101% e valgono il 10,7% del mercato. Dopo le pesanti flessioni di gennaio (-25,7%) e febbraio (-20,3%), a marzo il mercato auto europeo torna positivo grazie al confronto con un marzo 2020 dai volumi eccezionalmente bassi a causa delle prime restrizioni introdotte nella maggior parte dei mercati europei per fronteggiare il contagio da Covid-19.

Nel confronto con marzo 2019, tuttavia, il terzo mese del 2021 risulta in flessione del 22%, segno che le forti perdite di marzo 2020 (918.000 unità immatricolate in meno rispetto allo stesso mese dell’anno precedente), sono state solo in parte compensate (a marzo 2021, la crescita tendenziale in volumi ammonta a 535.000 unità in più)«. Lo dichiara Paolo Scudieri, presidente di Anfia, commentando i dati auto europei. »Il mercato avrà tempi di recupero graduali e fortemente condizionati dalle misure di sostegno alla domanda, in un contesto profondamente segnato dall’incertezza, tra i ritmi diversificati della campagna vaccinale nei vari Paesi, la crisi di approvvigionamento di alcune materie prime non ancora superata - che si somma alle difficoltà logistiche degli scambi commerciali verso l’estremo Oriente - e le proposte dei piani di ripresa degli stati membri Ue in consegna al Parlamento europeo entro lafine del mese corrente, da cui si attende un intervento efficace a livello di politica industriale per il comparto», aggiunge Scudieri, spiegando che «tutto questo mentre prosegue la rivoluzione tecnologica della filiera automotive, posta di fronte a sfide sempre più importanti anche per un settore profondamente innovatore come il nostro. Tra le prossime, la proposta della Commissione europea di eventuale revisione degli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 delle nuove autovetture e veicoli commerciali leggeri al 2025 e al 2030, attesa per giugno 2021, che dovrà necessariamente essere accompagnata da una profonda revisione della Direttiva DAFI per lo sviluppo infrastrutturale legato alla diffusione dei veicoli ad alimentazione alternativa, ed elettrificati in particolare».

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Venerdì 16 Aprile 2021 - Ultimo aggiornamento: 19-04-2021 12:33 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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