La sede Bmw a Monaco di Baviera

Bmw Group causa pandemia cede il 20,6% nel trimestre. Le elettrificate invece crescono del 14%

di Mattia Eccheli
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MONACO DI BAVIERA – Nel primo trimestre del 2020 il gruppo Bmw ha venduto 477.111 auto. Si tratta del 20,6% in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. La ragione della flessione dei volumi è naturalmente la pandemia. In una nota, il costruttore bavarese ha ribadito che le priorità sono la protezione dei lavoratori e salvaguardia della società, in particolare sul fronte della liquidità. In Europa l'80% dei concessionari del gruppo ha le serrande abbassate, negli Stati Uniti il 70%.

In Cina, da dove il virus si è diffuso, anche Bmw (come Volvo Cars, che aveva ufficializzato la trimestrale qualche giorno fa) ha rilevato i primi segnali di miglioramento nel corso del mese di marzo. Dall'inizio dell'anno nel Regno di Mezzo la flessione ha sfiorato il 31% con poco meno dei 116.500 esemplari commercializzati. In Asia il gruppo bavarese ha invece ceduto il 25%. Negli Stati Uniti ha perso il 17,4% nel trimestre ed in Europa il 18,3%. Sul mercato domestico, la Germania, dall'inizio del 2020 ha perso “solo” il 9%, meno della metà della media.

Per il marchio Bmw è stata contabilizzata una regressione del 20,1% nel trimestre, inferiore al -23,4% messo a bilancio per Mini, che ha inciso per il 13,5% sulle vendite totali. Rolls-Royce, che arriva da un anno record, ha subito una perdita del 27,2% con 853 unità. Nonostante l'emergenza, il gruppo ha però potuto presentare un dato positivo: quello delle immatricolazioni di veicoli elettrificati. I volumi dei modelli Bmw e Mini ibridi o a zero emissioni sono cresciuti del 13,9% arrivando a rappresentare il 6,4% di quelli totali.

«Significa – ha osservato Pieter Nota, numero uno delle vendite – che siano sulla strada giusta per raggiungere gli obiettivi sulle emissioni fissati dall'Unione Europea. Non vediamo alcuna necessità per differire i termini per la protezione dell'ambiente». Una posizione ben diversa rispetto all'Acea, l'associazione dei costruttori che operano nel Vecchio Continente di cui anche il gruppo Bmw fa parte, che ha scritto alla presidente della Commissione Ursula von der Leyen per sollecitare uno slittamento dell'entrata in vigore delle nuove soglie e, quindi, delle multe.

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Lunedì 13 Aprile 2020 - Ultimo aggiornamento: 15-04-2020 10:08 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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