La batteria di un'auto elettrica

Auto elettriche, Acea: rivedere lista UE delle materie prime indispensabili per veicoli a batteria

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In vista del passaggio verso la mobilità elettrica, l’Acea (associazione dei produttori auto europei) ritiene «non esaustivo» l’elenco di materie prime critiche strategiche per la transizione verde del settore stilato dalla Commissione Ue. Si parla di litio, nichel per batterie, manganese, cobalto e grafite che servono nella produzione di batterie agli ioni di litio. Iridio, platino, tantalio, cobalto e nichel sono fondamentali per l’idrogeno. Elementi di terre rare come disprosio, neodimio e praseodimio sono infine essenziali per la produzione di magneti permanenti nei motori di trazione per i veicoli elettrici.

«L’accesso a questi materiali deve essere notevolmente migliorato per garantire la transizione verde dell’industria automobilistica», aggiunge Acea che dunque «sostiene con forza l’aggiornamento regolare dell’elenco di materie prime critiche per i settori industriali dell’UE, e accoglie con favore la continua collaborazione tra i responsabili politici e l’industria per rivedere le esigenze del settore e identificare i principali colli di bottiglia». In questo senso Acea propone che la legge sulle materie prime critiche (CRMA) sia accompagnata da investimenti per garantire, oltre che l«approvigionamento dei materiali, anche una capacita di investimento che garantisca la competitivita internazionale dei gruppi automobilistici. «Data la forte dipendenza dalle importazioni, e fondamentale che le materie prime critiche siano utilizzate al massimo del loro potenziale.

Le aziende europee della catena del valore del settore automobilistico stanno applicando gia i principi della circolarita nei loro modelli di business. I produttori di auto - spiega Acea - attualmente utilizzano materiali riciclati, nonostante le numerose limitazioni tecniche e il fatto che i veicoli sono prodotti con una catena di fornitura estremamente complessa. L’UE ha bisogno di un approccio realistico all’economia circolare. Concentrarsi esclusivamente sulla chiusura dei cicli dei materiali materiali non puo essere la soluzione, perche i materiali riciclati non saranno in grado di soddisfare la domanda di materie prime durante l’espansione del mercato dell’elettromobilita». «Inoltre, i materiali riciclati non rappresentano necessariamente l’opzione migliore per ridurre l’impatto ambientale di un veicolo nell’intero ciclo di vita. Affinche il riutilizzo di materie prime critiche sia efficace su larga scala, e necessario soddisfare una serie di prerequisiti chiave. Tra questi, garantire che la disponibilita e la qualita dei materiali riciclati risponda a standard prestazionali adeguati, cosi come devono fare i materiali vergini», aggiunge Acea. «Sebbene il riciclo e il riutilizzo di materie prime critiche siano approcci utili per ridurre la dipendenza dalle importazioni, alcune misure attualmente in fase di discussione potrebbero causare problemi di problemi nella transizione verso soluzioni di mobilita piu pulite.

Ad esempio, l’UE sta puntando all’uso di materiali riciclati attraverso disposizioni come quelle contenute nell’articolo 8 del regolamento sulle batterie. Tuttavia, la fissazione di obiettivi obbligatori di contenuto riciclato dovrebbe essere presa in considerazione solo quando sono presenti altri fattori. Tra questi, le garanzie sulla qualita, la disponibilita e il costo del materiale di questo materiale riciclato, aspetti che devono essere considerati per evitare di di interrompere la transizione verso la mobilita elettrica», sottolinea Acea. «Per quanto riguarda la disponibilita, e importante evitare inutili restrizioni alle fonti di materiali riciclati, limitandole esclusivamente ai rifiuti post-consumo. Infine - conclude l’associazione dei produttori auto - gli obiettivi obbligatori di contenuto riciclato rischiano di avere un impatto sulla riparazione e sulle applicazioni di seconda vita, e quindi di influire negativamente sul pieno potenziale di un modello di economia circolare».

«Affinche il settore automobilistico possa conseguire le riduzioni delle emissioni di gas a effetto serra stabilite nella politica climatica dell’Unione Europea, il CRMA - la legge sulle materie prime - dovra fare molto affidamento sulla politica industriale dell’UE per la sua attuazione. La Commissione europea dovrebbe quindi garantire che il CRMA - sottolinea Acea - sia allineato con le priorita chiave dell’UE in materia di rafforzare la base industriale, garantire l’autonomia strategica, promuovere gli investimenti nel settore manifatturiero, affrontare la questione dei costi energetici, procedure di autorizzazione e creare condizioni favorevoli per sostenere la competitivita globale dell’industria europea. »Tuttavia - continua l’associazione dei produttori auto europei - il passaggio all’autonomia strategica dovrebbe anche bilanciare le esigenze di un’economia europea che rimane aperta al commercio«

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Domenica 19 Marzo 2023 - Ultimo aggiornamento: 21-03-2023 12:13 | © RIPRODUZIONE RISERVATA