Accordo Toyota-Suzuki per scambio azionario. Insieme anche per sviluppo della guida autonoma

Accordo Toyota-Suzuki per scambio azionario. Insieme anche per sviluppo della guida autonoma

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TOKYO - Accordo di cooperazione per lo sviluppo delle tecnologie di nuova generazione per le giapponesi Toyota e Suzuki, in un settore sempre più in affanno a livello globale, che si confronta con cambiamenti epocali. Le due case auto hanno annunciato uno scambio equo di capitale azionario che porterà ad una accelerazione delle opportunità di espansione delle sinergie, a partire dalle auto con guida autonoma, dove si concentreranno i maggiori investimenti. Le due case auto erano in trattative dai primi mesi del 2017, con la firma delle proposte congiunte relative alla conservazione ambientale, il miglioramento della sicurezza e della tecnologia informatica.

Nel marzo di quest’anno le due aziende hanno perfezionato la partnership nel campo della produzione di motori elettrici, settore in cui Toyota continua a investire collaborando con i principali players - tra cui la SoftBank, assieme alla sperimentazione di mercati alternativi delle vetture compatte, dove Suzuki è tra i primi produttori nei paesi ad alto potenziale di crescita. Nello specifico Toyota intende investire 96 miliardi di yen, l’equivalente di 820 milioni di euro, per rilevare il 4,9% del capitale azionario di Suzuki, mentre quest’ultima acquisirà un valore pari a 48 miliardi di yen di azioni Toyota. La prima casa auto giapponese ha venduto 10,59 milioni di autovetture nel mondo lo scorso anno, scendendo al terzo posto a livello globale dopo la tedesca Volkswagen, con 10,83 milioni, e l’alleanza franco-giapponese Renault-Nissan-Mitsubishi Motors.

Se se si includono gli investimenti di Toyota in Mazda e Subaru il totale delle vendite sale a 13 milioni, e arriva a 16 milioni con Suzuki. Secondo gli analisti di settore, le due case auto potenzieranno in primo luogo i propri investimenti sulla ricerca avanzata delle auto a guida autonoma, assieme al perfezionamento degli standard di sicurezza; e con la forte presenza di Suzuki nel Sudest asiatico è previsto un incremento delle capacità di produzione dei motori elettrici, in particolare in India, dove la presenza di Suzuki si è andata consolidando negli ultimi anni fino a diventare leader di mercato. «Alla luce di un cambiamento del settore senza precedenti», recita il comunicato che ha annunciato l’intesa, «intendiamo garantire una crescita sostenibile, superando le difficoltà che hanno contraddistinto negli ultimi anni l’intero comparto delle quattro ruote, ed estendere l’alleanza nel lungo termine».

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Mercoledì 28 Agosto 2019 - Ultimo aggiornamento: 17:03 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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