La sindaca di Torino Chiara Appendino con l'ad di Toyota Motor Italia Mauro Caruccio

Toyota, la sindaca Appendino tester d'eccezione per la Mirai ad idrogeno

di Giampiero Bottino
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TORINO - Mirai in giapponese significa futuro. Un futuro che però, almeno nel nostro Paese, appare ancora piuttosto incerto per l'omonima vettura della Toyota che fa onore al proprio nome, viaggiando nel futuro grazie alle celle a combustibile alimentate a idrogeno che producono «in proprio» l'energia necessaria al motore elettrico, garantendo una mobilità pulita dal pozzo alla ruota (dall'inglese «well-to-wheel»), mentre il bilancio ecologico delle più diffuse auto a batteria dipende dalle modalità di produzione dell'energia che le muove.

Questa tecnologia, nella quale sembrano credere con maggiore convinzione i costruttori asiatici, è il frutto di decenni di ricerche che Toyota ha concentrato anche sui serbatoi dell'idrogeno, e solo quando lunghi ed esaurienti teste ne hanno confermato la sicurezza il colosso giapponese ha deciso di mettere in commercio la prima berlina a fuel cell. Appunto la Mirai, generosa berlina (è lunga 4,89 metri) con 154 cv di potenza, velocità massima di 178 km orari e 500 km di autonomia, ripristinabili facendo il pieno in tempi e con modalità analoghi a quelli di un distributore a benzina.

Per fare il pieno, però, servono le infrastrutture, e proprio questo è il punto debole dell'Italia e della mancata programmazione in materia. Perché dove la Mirai è già sul mercato (5.600 le unità vendute finora, di cui 225 in Europa tra Regno Unito, Francia, Norvegia, Svezia, Belgio e Germania) le amministrazioni centrali e locali mostrano una maggiore sensibilità nei confronti della mobilità davvero sostenibile. Il governo tedesco, per esempio, ha deciso la costruzione di 100 stazioni di rifornimento entro quest'anno, destinate a diventare 400 nel 2020.

L'amministratore delegato di Toyota Italia Mauro Caruccio è ovviamente in prima fila nell'impegno per «tradurre in realtà anche in Italia gli importanti risultati in altri Paesi in collaborazione con le istituzioni centrali e le amministrazioni locali, che anche da noi stanno mostrando una crescente attenzione al tema della mobilità sostenibile e per le nostre soluzioni in materia. L'auspicio è di portare Mirai in Italia entro l'anno».

Visto l'argomento, la strategia di comunicazione e informazione non poteva che prendere il via da Torino, capitale italiana dell'automobile, con una dimostrazione affidata a un pilota d'indiscutibile autorevolezza, la sindaca Chiara Appendino che ha sperimentato in prima persona la guidabilità e la brillantezza già apprezzate dai giornalisti specializzati che avevano avuto l'opportunità di provare la «Toyota del futuro» sulle autostrade tedesche.

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Lunedì 14 Maggio 2018 - Ultimo aggiornamento: 15-05-2018 10:51 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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2018-05-15 09:33:11
però l'idrogeno a farlo "costa" in energia cinque volte l'energia che restituisce. quindi se lo produco con combustibili fossili peggioro la situazione, se uso rinnovabili devo allo stato attuale quintuplicare il fotovoltaico dedicato o l'eolico o...(l'idrico no, ormai è già sfruttato)