Juha Kankkunen e Akio Toyoda

Rally a idrogeno per la Toyota Gr Yaris H2, "Morizo", ossia il Ceo Akyo Toyoda, al volante navigato da Kankkunen

di Mattia Eccheli
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YPRES – Quindici chilometri a idrogeno. Li ha percorsi il 66enne numero uno di Toyota, Akio Toyoda, che nella entry list del Rally del Belgio, nona tappa del mondiale di specialità del 2022, figurava come “Morizo”, navigato da Juha Kankkunen, il finlandese quattro volte iridato (1986, 1987, 1991 e 1993), al volante della Gr Yaris H2. Si tratta di una versione speciale della vettura da competizione equipaggiata con il sovralimentato tre cilindri benzina da 1.6 litri.

La variante convenzionale ha 261 cavalli di potenza, ma di quella a idrogeno il costruttore giapponese che si appresta a vincere sia il titolo costruttori sia quello piloti (il 22enne Kalle Rovanperä ha 74 punti di vantaggio sul secondo, l'estone della Hyundai Ott Tänak, a quattro gare dalla fine) non ha rivelato le caratteristiche tecniche. A qualche ora di distanza dalla conclusione della prova delle Fiandre, Toyota ha però diffuso la notizia del test della compatta a idrogeno. 

Quella di sabato scorso è stata la prima uscita su strade pubbliche fuori dal Giappone della Gr Yaris H2. La vettura è spinta da un motore a combustione interna alimentato a idrogeno ancora in fase di sviluppo. Rispetto alla Toyota Mirai, l'auto di serie a celle a combustibile sulla quale mediante la reazione con l'ossigeno l'idrogeno viene trasformato in energia per rifornire l'unità elettrica, sulla Yaris l'idrogeno funge da “normale” combustibile per il propulsore termico, ma con emissioni ridotte allo scarico (la Mirai rilascia vapore acqueo). I serbatoi, la componente più delicata, sono condivisi.

La vettura sperimentale è stata impiegata prima della safety car come test car nell'undicesima speciale, la terza della giornata di sabato, costata la gara a due equipaggi belgi impegnati nel Wrc2: insomma, una cronometrata impegnativa che i migliori hanno percorso in poco meno di 7:21 (due secondi meno nel passaggio pomeridiano). Akyo Toyoda ha sottolineato le difficoltà del tracciato («le strade erano difficili, non solo scivolose ma anche strette, e la loro superficie sembrava cambiare ogni momento») e anche le potenzialità dell'idrogeno. «All’evento ha peso parte anche una Mirai per una dimostrazione sulla possibilità di generare corrente elettrica, e credo che, insieme alla prova di guida di una vettura con propulsione ad idrogeno, siamo riusciti a testimoniare in Europa il potenziale dell'idrogeno come opzione per raggiungere la neutralità carbonica», ha concluso

Il 63enne campione di rally si è congratulato con il top manager: «La performance di guida è stata fantastica». «Il motore a idrogeno ha una coppia notevole, che non lo rende diverso da un motore a benzina. Poiché sono a zero emissioni di CO2, credo che i motori a idrogeno diventeranno una delle opzioni per raggiungere la neutralità carbonica non solo nel mondo degli sport motoristici, ma anche nel mondo delle auto di tutti i giorni», ha commentato Kankkunen.

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Mercoledì 24 Agosto 2022 - Ultimo aggiornamento: 26-08-2022 11:27 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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