La Yamaha MOTOROiD

Yamaha MOTOROiD, prove di futuro a due ruote al Salone di Tokyo

di Francesco Irace
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TOKYO - Non è un esercizio di stile, né tantomeno un robot tirato fuori da un set cinematografico. È il nuovo prototipo che Yamaha porta al Salone di Tokyo 2017. Si chiama MOTOROiD e rappresenta i passi importanti che la tecnologia sta compiendo anche nel mondo delle due ruote. Sì perché se per le auto siamo ormai già abituati all’idea che la guida autonoma sia ormai ad un passo, un discorso simile fatto per le moto sembra ancora pura fantascienza, nonostante i concept sfornati negli ultimi tempi da marchi come BMW e Honda.

Eppure qualcosa si muove, e anche velocemente. Yamaha MOTOROiD è infatti capace di riconoscere il “padrone” e di interagire con lui: siamo di fronte ad una vera e propria forma di intelligenza artificiale, che fino a oggi abbiamo visto tendenzialmente solo al cinema. È alimentato a batterie, con le tre enormi pile che, se vogliamo, richiamano romanticamente i tre cilindri del propulsore Crossplane di Iwata, e sfoggia una ciclistica lontana anni luce da quella che siamo soliti vedere sulle moto tradizionali dei nostri tempi.

Non è ancora chiaro se sarà un “veicolo” guidabile da un “umano” o da un robot (vi ricordate il Motobot di Yamaha che guidava la nuova R1?), anche perché la posizione di guida sembra tutt’altro che confortevole. In ogni caso Yamaha MOTOROiD è solo un assaggio, peraltro anche gustoso dal punto di vista estetico, di quello che potrebbe essere il futuro a due ruote. Il resto lo scopriremo presto, forse anche prima del previsto.

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Giovedì 26 Ottobre 2017 - Ultimo aggiornamento: 27-10-2017 18:28 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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