La BMW R NineT nasce per celebrare i 90 anni della Casa dell'elica nel settore motociclistico, con un tocco vintage misto al moderno

BMW R NineT, con la naked dal gusto vintage la casa dell'Elica esalta l'estetica ed il piacere di guida

di Lorenzo Baroni
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MONACO - Nata per celebrare i 90 anni di BMW nella sezione Motorrad, la BMW R NineT è vintage ma moderna, dura ma allo stesso tempo facile. Dal disegno pulito e minimalista con tante chicche estetiche come il serbatoio in alluminio con fianchetti spazzolati ed il coperchio in alluminio personalizzato per il modello ed i punti di attacco del parafango fucinati.

Davanti svetta un faro tondo ed il cruscotto sdoppiato con analogico ed un display LCD multifunzione. La coda è ancora più radical con la sella tretta e corta. Sopra la targa troviamo un piccolo STOP a LED e i due indicatori affusolati che danno un’aria ancora più technovintage al tutto.

Il motore è un vecchio di 90 anni, o meglio il festeggiato per i 90 anni, un bicilindrico Boxer da 1170 cc. montato longitudinalmente con trasmissione a cardano. raffreddato aria/olio, dall’alesaggio x corsa di 101mm x 73 mm. Produce 110 cv a 7750 g/min con coppia massima di 119 Nm a 6000 g/min. Niente elettronica, solo il polso destro. Due alberi a camme in testa per cilindro (DOHC) azionati a catena con alzata delle valvole gestita da bilancieri a rulli. Il cambio è a sei rapporti e trasmissione finale a cardano.

Il telaio è a doppia trave in acciaio con il motore come elemento portante, mentre per la ciclistica abbiamo una forcella telescopica a steli rovesciati invece che un classico Telelever e dietro un Paralever con ammortizzatore centrale. Il peso pari a 222 Kg non la rende una superleggera ma comunque è ben gestibile.

Per frenare sono composti anteriormente da due pinze freno radiali monoblocco a 4 pistoncini e dischi freno a pinza flottante dal diametro di 320 millimetri e posteriormente da un disco da 265 mm. Come tutte le BMW, anche qui troviamo il BMW Motorrad ABS di serie.

Guidandola in città ci accorgiamo subito di essere proiettati molto in avanti ma il manubrio molto ampio e rialzato non fa precipitare il peso sui polsi e questo la rende controllabile e molto stabile con un davanti che lavora bene (deriva dalla supersportiva S 1000 RR) e si lascia apprezzare per la rapidità con cui ci dà fiducia.

Il top delle sue doti è nel misto stretto e curvoni, dove l'anteriore può lavorare stabile e preciso, aiutando molto nell'inserimento con la diminuzione dell'avancorsa e rendendola più reattiva ed in uscita la trazione fa il suo dovere grazie alla coppia impressionante ma molto regolare. La velocità massima ruota intorno ai 220km/h. Le pedane ben arretrate consentono un buon appoggio anche nella guida sportiva, ma senza sacrificare il comfort di guida.

I consumi sono di circa 19 Km/l in autostrada e circa 17 Km/l in extra-urbano, mentre in città non si scende oltre i 14 Km/l. Ma si viene puniti se si esagera con il gas. Moto interessante, anzi affascinante, dal prezzo importante ma non proibitivo 15.590 euro ma con tanti optional che faranno di sicuro lievitare il prezzo.
 

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Domenica 8 Maggio 2016 - Ultimo aggiornamento: 10:28 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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