La BMW R 1200 GS my 2016 che rimane invariata nel look ma si rinnova tecnologicamente

Bmw R 1200 GS, il model year 2016 affila le unghie per tener testa all'affondo delle rivali

di Lorenzo Baroni
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MONACO - La BMW R 1200 GS rimane invariata nel look ma ora ha una massa volanica maggiorata e i nuovi sistemi Keyless Ride e Shift Assistant Pro. Una risposta più dolce e tanta comodità, che non ci fanno rimpiangere per niente lo scooter in città ma che sa anche farsi apprezzare nei percorsi più impegnativi e lunghi.

Il motore è il bel bicilindrico boxer da 1170 cc. con raffreddamento misto grazie alla grande superficie in alluminio a contatto con l'aria e alla alettatura dei cilindri. Il 65% del raffreddamento è sostanzialmente ad aria.Quasi tutto è invariato rispetto al 2013 tranne i pistoni che ora sono collegati ad un nuovo albero più “pesante”, con perni da 55 mm con 5 mm in meno rispetto al modello precedente ed anche la frizione a dischi multipli in bagno d’olio è dotata di un sistema antisaltellamento con il nuovo albero tubolare ridisegnato per questo modello.

Il cambio è a sei rapporti ed adesso si avvale di un sistema Shift Assistant Pro fra gli optional, il quale è più veloce e permette di non azionare la frizione nei cambi di marcia. La distribuzione è a 4 valvole, gestita da due alberi a camme, che agiscono su bilancieri a dito. Rispetto al passato modello, l'alimentazione può adesso puntare su condotti verticali ridisegnati, sono verso l'alto per migliorare la capacità di aspirazione del motore e quelli di scarico verso il basso.

Il telaio della R 1200 GS è a tubi d’acciaio, come da tradizione, con telaietto posteriore scomponibile, che lavora simmetricamente con un Telelever anteriore e Paralever posteriore, nuovi e rinforzati, ancorati direttamente sul monoblocco. Il forcellone è lungo per una maggiore trazione e facilità d’uso, coadivato dall’ottima distribuzione delle masse. In optional le sospensioni semi attive Dynamic ESA.

Nuovo anche l’ammortizzatore di sterzo che aiuta la moto soprattutto nelle manovre nel misto e permette di adottare una guida sportiva nonostante il peso. L'impianto frenante rimane invariato rispetto il modello precedente, con due pinze radiali da 305mm davanti ed una da 276mm dietro. Il suo punto forte è da sempre il comfort di guida coniugato alla perfezione con una capacità dinamica. L'aumento della massa volanica rende la guida appagante, grazie ad una risposta pronta ai bassi ma anche rotonda nell’erogazione che è più lineare e in grado di impreziosire l’esperienza di guida.

Dunque, sella comoda, posizione di guida eretta e pedane accoglienti, cruise control e parabrezza regolabile non serve altro per viaggiare su due ruote, in autostrada si scivola via in fretta, grazie alla gestione dell'acceleratore affidata cruise-control e alla protezione aerodinamica. La maneggevolezza entra in simbiosi con la reattività del boxer, e la sicurezza che infonde la sua grande stabilità sia in ingresso che in uscita consentono manovre molto dinamiche per un “pachiderma” così.

Le sospensioni, eclettiche, svolgono il proprio lavoro anche sul pavè, mantenendo un comfort di guida che non si immagina. Una moto per tutti i giorni, per tutti i terreni e soprattutto per tutte le lunghezze. Non la più potente, né la più tecnica ma sicuramente il giusto mix fra le caratteristiche di base che servono a un mezzo del genere.
 


 

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Lunedì 1 Agosto 2016 - Ultimo aggiornamento: 13:32 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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