Il Toyota Proace City

Proace City, la rivoluzione Toyota: i commerciali si fanno Professional

di Nicola Desiderio
  • condividi l'articolo

ROMA - Toyota vuole fare sul serio anche per i veicoli commerciali e lancia il nuovo Proace City, un’articolata strategia commerciale per l’Europa e il marchio Toyota Professional con l’obiettivo di vendere 100mila unità nel Vecchio Continente entro il 2020. Per presentare tutto questo Toyota ha scelto proprio Roma e l’Italia snocciolando numeri e programmi che fanno perno, prima di tutto, sul terzo modello della gamma dopo il pick-up Hilux e il Proace che, così come il nuovo Proace City, è frutto dell’accordo con PSA.

Dal 2015 al 2018 il mercato dei veicoli commerciali è passato da 2 a 2,4 milioni di unità e il segmento dei compatti, cui il Proace City appartiene, è quello che sta crescendo più di tutti e che offre le opportunità migliori: il 50% dei clienti di un nuovo mezzo commerciale lo vuole di questa classe e, di questi, il 70% conferma la propria scelta al momento del riacquisto e il 60% sceglie lo stesso marchio.
I compatti dunque sono strategici perché, se oggi rappresentano un terreno di caccia domani saranno uno strumento di fidelizzazione e la loro ascesa è destinata a continuare sotto la spinta della crescita della logistica legata all’e-commerce (+11% nel 2018). Guardando la struttura del mercato, si vede che i veicoli commerciali hanno aumentato la loro incidenza sulle vendite totali dei veicoli dal 12% al 14% e sono diventati la quarta voce in classifica per le vendite a aziende e società di noleggio.

Allo stesso tempo, rappresentano il 7% del traffico e il 17% dell’inquinamento, proprio mentre crescono le restrizioni all’interno dei centri urbani, dove è in aumento il numero dei mezzi circolanti addetti alle consegne. Per fronteggiare questa nuova sfida, il Toyota Proace avrà una versione elettrica nel 2020 e l’anno dopo stessa sorte toccherà al Proace City. Il problema dei costruttori automobilistici è raggiungere gli obiettivi di emissioni per i mezzi commerciali stabiliti dall’Unione Europea: 147 g/km di CO2 per il 2020, 125 g/km per il 2025 e 101 g/km per il 2030. «Per noi l’elettrificazione non è un problema di adeguamento alle normative e non è legata ad un’urgenza immediata, per noi è una strategia che guarda lontano» ha tenuto a precisare Andrea Carlucci, già amministratore delegato di Toyota Motor Italia prima di diventare responsabile Marketing e Sviluppo Prodotto presso Toyota Motor Europe.

Secondo i dati di Jato, Toyota è il primo marchio ad essere sceso per le automobili sotto i 100 g/km nel 2018 in Europa grazie soprattutto all’ibrido, dunque è quello più vicino ai 95 g/km previsto per il 2021. Per vendere la nuova gamma dei commerciali, sarà creato il brand Toyota Professional con una rete di vendita formata da circa 600 concessionari in tutta Europa (il 30% del totale) e una separazione più netta con le risorse di vendita dedicate alle flotte, infine tutta la gamma avrà un’area di esposizione e sarà resa disponibile ai clienti per essere provata. Ci sarà anche un’area dedicata all’usato e sarà data grande attenzione al sevizio con la possibilità di fare il tagliando in un’ora. I mezzi commerciali Toyota hanno una garanzia di 5 anni o 200.000 km.
 

  • condividi l'articolo
Mercoledì 28 Agosto 2019 - Ultimo aggiornamento: 19:03 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
COMMENTA LA NOTIZIA
0 di 0 commenti presenti